Emma Leone: la malata che non può uscire di casa per colpa del ventilatore

Nemmeno la distrofia muscolare, di cui soffre da anni, ha fiaccato lo spirito combattivo e la determinazione di Emma Leone, 58enne di Lamezia Terme co-fondatrice della Comunità Progetto Sud, che si impegna per la tutela dei diritti dei più deboli. Ma a fermare Emma, è un apparentemente banale problema tecnico e logistico che, con il passare degli anni, è diventato sempre più pressante.

emma leone distrofia muscolare respiratore (4)

L’APPELLO DI EMMA LEONE SU FACEBOOK – Emma, infatti, utilizza un ventilatore che la aiuta a respirare. Questo dispositivo è dotato di una batteria incorporata, che le permetterebbe di uscire con la sua sedia a rotelle. La batteria del ventilatore, tuttavia, ha un’autonomia troppo limitata per permetterle di stare a lungo fuori casa. Ha tentato di ovviare utilizzando delle batterie esterne, ma a quel punto si è posto il problema di sistemarle sulla carrozzina, priva di un supporto adatto. Un problema che costringendo Emma a sacrificare parte della sua vita sociale, una battaglia che la donna combatte da anni: «Dal 1998 faccio uso di un ventilatore polmonare. Inizialmente ne avevo bisogno solo la notte ma ormai è da 6 anni che lo utilizzo 24 ore su 24. Il ventilatore di cui dispongo ha una batteria incorporata e potrei utilizzare anche delle batterie esterne per aumentarne l’autonomia. Questo mi darebbe l’opportunità di migliorare la qualità della vita permettendomi di poter partecipare alla vita sociale». E poi una richiesta di aiuto, diramata tramite Facebook: «A tutt’oggi non ho ancora trovato una risposta adeguata su un possibile supporto da applicare alla carrozzina. C’è qualcuno che può darmi delle indicazioni a tal proposito?».

TORNARE NEL MONDO E AIUTARE GLI ALTRI NELLA SUA CONDIZIONE – Emma Leone, presidente dell’associazione R-Evolution Legalità e tra i fondatori della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, guidata da don Giacomo Panizza, vive con suo marito Beppe Rozzoni nella sede «madre» della Progetto Sud, la grande casa di via Conforti nella zona nord di Lamezia. Da anni parte attiva della comunità, da quando usa 24 ore al giorno il ventilatore Emma ha dovuto fare della sua camera il proprio mondo: un punto di incontro per i familiari e gli amici e, naturalmente, il luogo di lavoro da dove, grazie al suo computer, comunica e interagisce col mondo esterno. Eppure, trovando il sistema di aumentare l’autonomia del suo ventilatore Emma potrebbe uscire dalla sua stanza e tornare a far parte di quel mondo dal quale, nonostante tutto, non si è mai allontanata, migliorando la propria esistenza. Attraverso il suo appello Emma spera di ricevere l’informazione utile, la giusta indicazione, per risolvere il suo problema e anche per dare un sostegno concreto a chi vive la sua stessa condizione e le sue stesse difficoltà.

«AIUTATECI A TROVARE UN’ALTERNATIVA PER EMMA» – Ad accogliere e rilanciare la richiesta d’aiuto di Emma anche Nunzia Coppede’, presidente calabrese della Fish, che nel 1976 ha aderito in pieno al progetto di don Panizza contribuendo fattivamente alla fondazione della Progetto Sud e divenendone una sua attiva rappresentante. «In Calabria abbiamo un’unica azienda per gli ausili relativi alla respirazione, pertanto non esiste concorrenza e le opportunità sono limitate – ha spiegato la Coppede’ che ha rilanciato sul proprio profilo l’appello di Emma Leone – Aiutateci a trovare una alternativa che permetta a Emma di uscire da casa continuando a utilizzare il respiratore».

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I CONTATTI PER AIUTARE EMMA LEONE – Chi avesse delle informazioni utili in merito può contattare Emma Leone o Nunzia Coppede’ agli indirizzi e-mail emma@c-progettosud.itnunziac@c-progettosud.it, oppure postando dei messaggi sui profili Facebook Emma Leone e Nunzia Coppede’, o contattando i numeri 3487913800 – 3387844803 . (via www.redattoresociale.it)

(Photocredit copertina: Getty Images, immagine di repertorio)

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