La città dove si vive meglio

E’ vero che siamo in Italia. E’ vero che abbiamo un’antropologica e misteriosa avversione a presentare le cose, anche le più semplici, con un minimo di precisione. Ma non sarebbe ora di finirla con la “città dove si vive meglio”? Nelle peraltro non poco cervellotiche classifiche sulla qualità della vita che periodicamente arrivano nelle redazioni dei giornali e dei telegiornali non si fa riferimento ad alcuna città, ma alle «province». Ai giornali italiani non importa un piffero di questo dettaglio, almeno per quanta riguarda i titoli: città o provincia, che differenza vuoi che faccia? Eppure non tutti vivono a Roma, a Milano o a Napoli. E anche prendendo in considerazione la capitale, per esempio, da lontano ho come l’impressione che vi sia una certa discrepanza tra gli stili di vita di chi abita nella zona dei Castelli Romani e di chi abita nella periferia dell’Urbe. Ma prendiamo il caso della mitica Cuneo. La Provincia Granda è poco più piccola dell’Umbria o del Friuli-Venezia Giulia, e secondo l’ultima classifica di Italia Oggi ci si vive benissimo. Solo un decimo della sua popolazione abita però nella mitica Cuneo. Io non ci sono mai stato. A naso mi sembra una linda e ordinata cittadina. Però prima di trasferirmici m’informerei meglio.

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