Terremoto di Gubbio: i rischi dal 1984 a oggi

Alle 11.58 di oggi una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 è stata avvertita a Gubbio e nei comuni limitrofi. Secondo quanto riferito dalla Rete Sismica Nazionale dell’Ingv il sisma si è verificato a 8,9 km di profondità. A sentire la scossa anche i cittadini dei comuni di Cantiano (Pesaro-Urbino) e di Costacciaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, tutti in provincia di Perugia, dove i residenti hanno avvertito a loro volta la scossa. L’epicentro, secondo quanto riportato da Umbria24, sarebbe localizzato nella zona Casamorcia-Semonte, una frazione di Gubbio.

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Twitter/CentroMeteoITA

TERREMOTO A GUBBIO: ALTRE DUE SCOSSE DI MINORE ENTITÀ – I vigili del fuoco hanno dichiarato che non si registrano danni a persone o cose. Una rassicurazione data anche dalla Protezione Civile, che si è messa in contatto con il sindaco di Gubbio e con quelli delle zone limitrofe. Per precauzione alcune scuole sono state fatte evacuare per precauzione e ora sono in corso verifiche agli edifici. Tra queste, secondo quanto riferisce ancora Umbria24, c’è anche la scuola elementare di via Perugina, dove insegnanti e alunni hanno abbandonato l’edificio secondo le procedure di sicurezza. La sala regionale della Protezione civile ha spiegato che la situazione è «sotto controllo», ma che il livello di attenzione è «massimo» per il possibile verificarsi di nuove scosse. Due nuovi sismi, di intensità minore, si sono verificati nei minuti successivi alla prima scossa.

TERREMOTO A GUBBIO: LO SCIAME SISMICO DEL BACINO DI GUBBIO – Negli ultimi mesi il bacino di Gubbio è teatro di uno sciame sismico monitorato dagli esperti, che oggi spiegano come l’intera area sia scossa da sequenze sismiche che si ripetono con molta frequenza. L’area di Gubbio è classificata come Zona 2, ovvero a sismicità media dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. La scossa più intensa risale a quasi 30 anni fa, quando il 19 aprile 1984, l’intero bacino di Gubbio fu colpito da un sisma di magnitudo 5,2 nella zona di Urbino. Dalla fine di agosto a oggi i sismografi avrebbero registrato centinaia di scosse, alcune rilevabili soltanto dagli strumenti ma molte avvertite anche dalla popolazione. Un fenomeno che, specialmente alla fine dell’estate, aveva destato preoccupazione tra i cittadini. Prima della scossa di oggi l’evento sismico recente più importante era stato quello dell’11 dicembre scorso, quando i sismografi avevano registrato un terremoto di magnitudo 2.5, sempre con epicentro nel bacino di Gubbio, ad appena 5 chilometri di profondità. 

 

 

TERREMOTO A GUBBIO: LO STESSO TIPO DI SISMA DI QUELLO DE L’AQUILA – Quello di oggi (di magnitudo 3.9) sarebbe stato un terremoto «almeno mille volte più debole rispetto al terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, ma il tipo di faglia che lo ha generato è identico» – ha spiegato il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Ingv, Alberto Michelini. Il meccanismo è infatti comune a quello che genera i terremoti in tutto l’Appennino centrale: «È una deformazione di tipo estensionale» – Giulio Selvaggi dalla sala sismica dell’INGV. Questo significa che i due blocchi separati dalla faglia su allontanano l’uno rispetto all’altro. Il bacino di Gubbio, quindi, è un’area che vede sequenze sismiche lunghe e frequenti che partono da Norcia e vanno verso nord e proprio per questo, quindi, non è escluso che potranno verificarsi nuove scosse, anche se è impossibile determinare quando.

TERREMOTO A GUBBIO: LA SCOSSA DEL 1984 FU UN CAMPANELLO D’ALLARME – Ecco perché la scossa del 1984 è così importante: è quella che Selvaggi ha definito un «campanello d’allarme», inframmezzato dal grave terremoto dell’Umbria dell’autunno 1997 e da quello a L’Aquila della primavera 2009. «Speriamo – ha aggiunto Selvaggi – che dopo quell’episodio siano state adottate misure precauzionali grazie alle quali palazzi e case possano resistere a scosse sismiche importanti».

TERREMOTO A GUBBIO: CHI L’HA SENTITA – Chi ha avvertito il sisma l’ha subito segnalato su Twitter: tutti parlano di una scossa forte, perfettamente percepibile. Ma a parte tanta paura nessuno riporta danni:

 

 

 

(Photocredit copertina: INGV)

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