Il risarcimento alle vittime del Talidomide

Grazie a uno storico accordo con la multinazionale Diageo, riceveranno un risarcimento totale pari a 63 milioni di euro le 101 vittime sopravvissute in Australia e Nuova Zelanda al farmaco talidomide, che assunto durante la gravidanza contro la nausea causò malformazioni in migliaia di neonati mezzo secolo fa.

LE VITTIME DEL TALIDOMIDE – Oltre al risarcimento, l’accordo suggellato oggi davanti alla Corte Suprema in Melbourne prevede la fornitura di cure per il resto della vita alle vittime, molte delle quali nate con arti mancanti o rattrappiti. Il risarcimento sarà pagato dalla Diageo che distribuiva il farmaco, mentre il fabbricante tedesco Grunenthal ha potuto evitare, grazie ad argomentazioni legali, una class action parallela per negligenza, per aver venduto il farmaco senza adeguate sperimentazioni e per non averlo ritirato dal mercato quando i rischi furono rivelati.

 

CHI HA FATTO I DANNI NON PAGA – I legali delle vittime hanno elogiato Diageo per aver raggiunto un accordo equo, ma hanno duramente criticato la condotta di Grunenthal. «Ogni paziente australiano e neozelandese del talidomide è vittima di un farmaco prodotto da Grunenthal in Germania, e ciononostante non pagherà loro neanche un centesimo», ha detto l’avvocato Michael Magazanik. «Sono passati 50 anni, e Grunenthal ancora non ammette il suo vergognoso comportamento riguardo a quel farmaco», ha aggiunto.(ANSA)

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