Le Iene e la cura con cannabis

Durante la puntata de Le Iene andata in onda ieri sera, Andrea Viviani si è recato a Racale, in Puglia, per incontrare Andrea, un uomo che ci cura con la marijuana.

iene cannabis medica 2

IL BEDROCAN –  Andrea è malato di sclerosi multipla e ha tratto molti benefici dalla cannabis, perchè prima di assumerla, racconta, era talmente rigido da non riuscire a muoversi o a parlare. In Puglia, se si ha la ricetta medica, è possibile ottenere il Bedrocan, un farmaco olandese che viene passato dalla mutua e costa alla regione circa 8 euro al grammo. Andrea sostiene che l’uso di cannabis ha diminuito la sua rigidità: «poi un buon fisioterapista ha fatto tutto il resto». Andrea poi porta la Iena a casa sua: «abito al secondo piano senza ascensore» e mostra a Viviani il modo in cui doveva salire le scale prima che iniziasse ad assumere marijuana: si siete su un gradino e comincia la scalata all’indietro, stando sempre seduto e aiutandosi con le braccia, gradino per gradino. Anche Lucia si cura con la canapa e la assume con in biscotti, che prepara assieme a suo marito William. Lucia è malata di sclerosi multipla da quando ha 20 anni, anche lei trae benefici dall’assunzione di cannabis e non vuole fumare davanti alle telecamere per paura che le persone pensino che assuma marijuana solo per divertimento o piacere.

LA PIANTIAMO – Lucia e Andrea e William hanno fondato in Italia “La Piantiamo”, il primo cannabis club d’Italia, che s divide tra soci sostenitori e soci usufruttori, ovvero quelli malati di sla, sclerosi multipla, problemi neurologici, malattie oncologiche. L’obiettivo è quello di produrre un farmaco simile al Bedrocan. Hanno comprato un terreno sul quale costruire un capannone per far crescerre le piante. William sostiene che se non riceveranno le autorizzazioni si autorizzeranno da soli, perché «è un tuo diritto quello di poter dire io sto bene» aggiunge che «ogni pianta avrà i documenti di proprietà dei proprietari, quindi non scapperà un grammo». Anche il sindaco di racale appoggia l’iniziativa dei ragazzi e sostiene che sarà con loro a piantare la cannabis.

UN PROGETTO QUASI SCIENTIFICO – Roberto è da 22 anni su una carrozzina perchè è stato colpito da un proiettile e asume canapa perchè riesce a sciogliergli i muscoli, perchè essere paralizzato gli dà una serie di problemi muscolari. Un altro socio di “La Piantiamo” è un paziente neuroleso che è stato danneggiato da un’operazione chirurgica e per non avere gli spasmi muscolari deve fumare 5 grammi di marijuana al giorno. Lallo, questo il nome dell’uomo è disposto a mettere 5 – 600 mila euro per lanciare il progetto. Per Lucia è il momento della terapia e assume della canapa, all’improvviso il tremore inizia ad affievolisrsi, e parla meglio. Chiara Longo, avvocato di Lucia, dice che porterano avanti il progetto e che in caso di processo il caso verrà portato davanti alla corte costituzionale. Il neurologo dell’istituto Besta Vidmer Scaioli sostiene che vi è legittimità nell’utilizzo di questo tipo di farmaco per determinate patologie, anche quelle trattate nel programma.  Sostiene inoltre che la maggior parte delle medicine deriva dalle piante e la marijuana è una pianta nobile e che il progetto dei ragazzi è quasi un progetto scientifico.

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