Come diventerebbe l’Italia se tutto il ghiaccio del mondo dovesse sciogliersi

Addio a Venezia e a tutta la Pianura Padana fino alle pendici delle Alpi, addio alle spiagge di Forte dei Marmi e di Rimini. L’Elba e il Salento sono solo un ricordo da libri di storia. Roma non è più la capitale, semplicemente perché non esiste più. È la drammatica e lampante situazione descritta dal National Geographic, che ha elaborato una mappa interattiva di come diventerebbe il mondo se tutti i ghiacci del pianeta si dovessero sciogliere, provocando un drastico innalzamento del livello del mare.

città italiane sommerse mare (4)

ADDIO A VENEZIA E ROMA – La linea chiara che circonda l’inconfondibile «stivale» che è il nostro paese mostra l’attuale linea costiera italiana: se il livello del Mediterraneo dovesse innalzarsi ulteriormente, il mare invaderebbe con prepotenza gran parte delle nostre regioni: del Centro-Nord si salverebbero soltanto le Alpi e la dorsale appenninica. I porti della Liguria scomparirebbero, così come tutte le spiagge della Versilia e delle coste toscane, laziali e campane, con Roma completamente sommersa e la Costiera Amalfitana ormai diventata subacquea. Sulla costa Adriatica le cose non andrebbero meglio: la Pianura Padana, ormai ritornata a essere un grande mare come nelle passate ere geologiche, vedrebbe scomparire gran parte delle città del Veneto, dell’Emilia e della Lombardia: da Venezia a Bologna, passando per Ferrara, Padova, Rovigo, Mantova… tutto sott’acqua.

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IL GARGANO DIVENTA UN’ISOLA – Più a Sud, del Gargano si salverebbero solo le alture maggiori, mentre il Salento sarebbe destinato a sparire dalle carte geografiche insieme a quasi tutta la costa della Basilicata. Il punto più estremo del «tacco» diventerebbe un’isola. La Sicilia si rimpicciolirebbe da Catania fino a Trapani e, nella nemmeno troppo remota ipotesi che questo scenario diventi reale, la Sardegna può dire addio fin d’ora a Oristano e a gran parte della costa occidentale, sommersa dall’Atlantico che sconfina nel Mediterraneo direttamente da Gibilterra.

E IL RESTO DEL MONDO? – Nel resto d’Europa la situazione sarebbe altrettanto catastrofica, con intere nazioni cancellate per sempre: Paesi Bassi, Danimarca Belgio, gran parte della Francia settentrionale, della Polonia e dell’Inghilterra occidentale diventerebbero nient’altro che mare. Il Mar Nero e il Mar Caspio si unirebbero. Dall’altra parte dell’Altantico, gli Stati Uniti perderebbero la Florida e tutte le città della costa orientale. In Asia il territorio dell’attuale Cina si rimpicciolirebbe di un terzo e nell’Australia meridionale spunterebbe un grande lago di acqua salata.

FUTURO LONTANO MA INEVITABILE (SE NON FACCIAMO QUALCOSA ORA) – Così diventerebbe il nostro pianeta se i ghiacci della Groenlandia, dell’Antartide e del Polo Nord dovessero diventare acqua: il livello dei mari si innalzerebbe in media per più di 65 metri, provocando la morte di milione di persone in tutto il mondo. Quando succederà? «Sulla Terra ci sono più di cinque milioni di miglia cube di ghiaccio – sintetizza l’Independent, citando il National Geographic – E alcuni scienziati dicono che ci vorranno più di cinquemila anni prima che si sciolga tutto». Cinque millenni sembrano un periodo molto lungo, ma la situazione descritta nella mappa è estrema: gli effetti del global warming sono già perfettamente visibili oggi, con continue alluvioni e inondazioni specialmente in quelle nazioni che sorgono su territori al di sotto del livello del mare. «Continuando ad aggiungere anidride carbonica nell’atmosfera – conclude il National Gepgraphic – Creeremo un pianeta senza ghiaccio, con una temperatura media di 26,6 gradi invece degli attuali 14.4».

(Photocredit: National Geographic)

 

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