I video hard delle baby prostitute dei Parioli

Dopo il caso delle baby squillo dei Parioli i carabinieri seguono una nuova pista per le indagini che potrebbero portare a nuovi arresti. Come? analizzando i contenuti video su pc e cellulari dei clienti già individuati. A riportare la notizia è il Messaggero.

La casa dove venivano sfruttate le ragazzine
La casa dove venivano sfruttate le ragazzine

TI FILMO E TI INTRAPPOLO – Immagini captate di nascosto, durante degli incontri e poi inoltrate agli amici o potenziali clienti. Questo è quello che emerge dalle analisi degli esperti del Ris. Il quotidiano riporta:

Gli esperti del Ris hanno sequestrato computer e cellulari di tutti i clienti identificati, 10 sono già indagati. Un cliente, Mario Michael De Quattro, è stato arrestato perché ricattava Lucia, aveva girato alcuni video e scattato foto di nascosto sui loro incontri e minacciava la ragazzina di postare su Internet le immagini hard, se non gli dava 1.500 euro.

GLI AMANTI DEI VIDEO HARD – Gli inquirenti sospettano che altre persone siano in possesso di contenuti hard. Dalle indagini emerge come i clienti erano già in possesso di foto osè ancora prima di incontrare le ragazzine. Sempre il messaggero riporta:

In una intercettazione, Nunzio Pizzacalla (il militare arrestato) dice a Lucia, «Bella la descrizione che mi hai fatto, mi servono foto dove si vede tutto il corpo, mi serve il video per vedere come ti sai muovere e presentare, così domani se riesco a trovare un cliente già so come sei».

guarda la gallery:

L’identikit del cliente medio ai Prioli appartiene alla media borghesia, persone capace di trattare anche sui pezzi. E ricattare:

Anche il telefonino di De Quattro è nelle mani degli esperti della scientifica, l’uomo che aveva tentato il ricatto aveva filmato di nascosto più di un incontro con Lucia, e il fatto che li usava per estorcere soldi è, per gli investigatori, la prova che sapesse perfettamente di avere a che fare con una minorenne. Analizzare il materiale sequestrato sarà un lavoro lungo, e gli investigatori hanno fretta di entrare in possesso di tutto il materiale.

L’intero articolo è disponibile sul quotidiano in edicola.

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