Alessia e Livia Schepp: rinasce la speranza sulle bambine scomparse

Di loro non si sa più nulla da anni. Scomparse in circostanze mai del tutto chiarite. Some per un sortilegio sono svanite nel nulla, lasciandosi dietro una scia di indizi, sospetti, lacrime e recriminazioni, ma nessuna prova su dove si trovino, vive o no. Storie, come quella di Alessia e Livia Schepp, Angela Celentano, Denise Pipitone o Maddie McCann, che suscitano un gran clamore mediatico per poi finire nel dimenticatoio fino a un nuovo indizio, una nuova testimonianza capace di riaccendere la speranza delle famiglie, che ancora, aspettano di riabbracciare le proprie figlie. Nelle ultime ore, dalla Sardegna, è arrivata una notizia che torna ad accendere i riflettori sulla scomparsa di Alessia e Livia Schepp, le due gemelline svizzere scomparse il 30 gennaio 2011: sarebbero vive, in un campo rom tra Oristano e Nuoro.

Alessia e Livia Schepp
Alessia e Livia Schepp

ALESSIA E LIVIA SCHEPP – La storia di Alessia e Livia Schepp comincia alla fine di gennaio di due anni fa: i loro genitori, Matthias Schepp e Irina Lucidi, sono separati da qualche tempo ma l’uomo non sembra farsene una ragione. Il weekend prima della scomparsa, le due bambine avevano trascorso il qualche giorno con lui, non lontano da Losanna, in Svizzera. Qualche giorno dopo Matthias Schepp si suicida buttandosi sotto un treno a Cerignola, in Puglia, ma di Alessia e Livia non c’è traccia. Si cercano ovunque: dalla Svizzera all’Italia passando per la Corsica, dove erano state viste imbarcarsi su un traghetto. La madre, addirittura, riceve dall’ex-marito due lettere agghiaccianti, in cui Schepp scrive che «le piccole riposano in pace» e che «non hanno sofferto». Ma nonostante i numerosi rilievi delle forze dell’ordine, Alessia e Livia non si trovano e sulla vicenda cala il silenzio. Fino ad oggi, quando L’Unione Sarda rivela quanto affermato in Procura da un avvocato sardo, che ha riportato la confidenza fatta da un cliente: Alessia e Livia Schepp sono state viste, lo scorso giugno, in un campo nomadi tra Oristano e Nuoro. Ma quando la polizia è andata a controllare le due gemelline non c’erano. Ammesso che fossero davvero state lì, oggi sono di nuovo scomparse nel nulla.

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DENISE PIPITONE – Come, nonostante tutte le piste e le segnalazioni e gli appelli, è svanita nel nulla anche Denise Pipitone, che aveva soltanto quattro anni quando, il 1 settembre 2004, qualcuno l’ha portata via dalla sua casa a Mazara del Vallo. In questi nove anni di ricerche le piste seguite sono state infinite: rapita dalla sorellastra Jessica Pulizzi, gelosa di lei e del rapporto che suo padre avrebbe avuto con la madre della piccola, Piera Maggio? O portata via da un uomo per vendetta nei confronti della sua famiglia, che l’avrebbe nascosta su un traghetto diretto in Tunisia? Alla fine di giugno, Jessica Pulizzi è stata assolta dall’accusa di sequestro di persona e, dopo nove anni, la scomparsa di Denise resta ancora senza un colpevole.

ANGELA CELENTANO – E continuano a cercare la loro bambina anche Maria e Catello Celentano, genitori di Angela Celentano, scomparsa sul Monte Faito, in provincia di Napoli, nell’agosto del 1996. Insieme ai membri della comunità religiosa frequentata dai Celentano, Angela era andata con la sua famiglia per fare un pic-nic in montagna. Suo padre ha raccontato di averla vista per l’ultima volta poco distante, mentre giocava. Un attimo dopo, Angela non c’era più. Scattò subito l’allarme e per tre giorni il Faito venne battuto palmo a palmo senza successo. «Qualcuno – dirà il padre – l’aveva portata via fin dal primo momento». Di Angela Celentano non si saprà più nulla fino all’inverno scorso, quando spunta la cosiddetta «pista messicana». La sorella della bambina, che oggi avrebbe circa vent’anni, riceve una mail da una ragazza messicana, che dice di essere Angela e di «essere felice», chiedendo anche di essere dimenticata dalla sua famiglia di origine. Lo scambio di mail prosegue per alcuni mesi, la ragazza dice di chiamarsi Celeste Ruiz e di essere stata adottata da una famiglia locale. Intervengono le autorità italiane, che si recano in Messico per controllare. Ma Celeste Ruiz non è Angela Celentano, la cui sorte è ancora avvolta del mistero.

MADDIE MCCANN – Un mistero come quello di Madeleine «Maddie» McCann, la bimba inglese scomparsa nel 2007 a Praia Da Luz, in Portogallo, dove si trovava in vacanza con la sua famiglia. La sera della scomparsa i genitori avevano lasciato i tre figli addormentati nell’appartamento. Al loro ritorno, Maddie, 3 anni, non c’era più. Il volto della bambina venne stampato su infiniti cartelli affissi in tutta Europa, Maddie ha un segno particolare nell’iride dell’occhio destro, che l’avrebbe resa riconoscibile anche se fosse stata con dei vestiti diversi o con i capelli corti. Per la scomparsa di Maddie furono indagate diverse persone, tra cui una famiglia di portoghesi e gli stessi genitori della piccola, sospettati di averla uccisa per poi segnalarne il rapimento. Tutti sono stati scagionati e la procura portoghese ha chiuso il caso senza che Maddie, nemmeno lei, sia stata ritrovata.

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