Alessia Polita: la pilota paralizzata dopo l’incidente in moto

La motociclista Alessia Polita parla con Repubblica un mese dopo l’incidente in moto che l’ha lasciata paralizzata dalla vita in giù. Pilota della categoria Stock 600, la Polita racconta quello che le è accaduto:

Fino a sabato 15 giugno, turno di qualificazione del Campionato italiano velocità, categoria Stock 600. Centottanta all’ora, la Yamaha numero 51 che resta accelerata all’ingresso della curva e sull’inchiodata la proietta contro le barriere. Quattro file di gomme davanti a un guardrail che resterà piegato per l’impatto. «Otto costole rotte, doppia perforazione dei polmoni. Bacino rotto, lesioni interne», recita lei. «Ma non ho sentito dolore. Perché la vertebra 12 è esplosa». All’uscita della sala operatoria, in barella, ha affrontato il chirurgo. «Non raccontare str.., gli ho detto. Dimmi la verità. E lui lo ha fatto: midollo tagliato, resterai paralizzata dalla vita in giù». Anche in quel momento la rabbia, la voglia di rivincita, ha prevalso sul dolore. «Forse è perché una cosa così non me l’ero neppure immaginata. Quando corri pensi che potrai romperti un braccio, una gamba. Morire. Ma paralizzata, mai».

Una foto di Alessia Polita:

alessia polita incidente paralizzata

Alessia è ricoverata nella clinica riabilitativa di Montecatone che ospita anche il carabiniere Giangrande:

«È nel settore A. Noi del B siamo quelli più fortunati», spiega, e fa una smorfia. Due ore dopo è riuscita tirarsi su. Primo giorno di palestra, poi l’hanno seduta su di una carrozzella e ha potuto abbracciare Aaron, il suo cane, un segugione preso al canile. «Lo avevo detto, è solo questione di tempo. Alla fine vinco io».

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