Anna Maria Bernini: ministro, avvocato e urlatrice in tv

27/07/2011 di Donato De Sena

Il nuovo ministro per le Politiche Comunitarie è una dei fedelissimi del Cavaliere

Il nuovo ministro per le Politiche Comunitarie è uno di quei politici che fa proprio al caso di Silvio Berlusconi. Anna Maria Bernini è una di quelle parlamentari mediaticamente esposte ed apprezzate dal Cavaliere per la loro abilità di controbattere con rapidità ed efficacia comunicativa alle argomentazioni dell’opposizione.

FEDELISSIMA DEL PREMIER – E’ grazie a queste doti che la Bernini ha fatto rapidamente carriera ed è finita in onda in prima serata sulle reti Rai a difendere le ragioni della maggioranza e del Pdl berlusconiani nei talk show politici più seguiti. Non è un caso che quando ad inizio anno c’era da rifare l’appello nella maggioranza, numericamente in difficoltà per l’abbandono dei finiani di Futuro e Libertà e salvata solamente dall’arrivo tra le fila del centrodestra dei Responsabili capeggiati dal neo ministro Romano, il suo nome è finito sul taccuino del premier alla voce onorevoli da piazzare al governo. Fedelissima del premier, la Bernini era riuscita alle Politiche del 2008 ad essere posizionata in posizione vantaggiosa nella lista bloccata della circoscrizione Emilia Romagna, ad essere eletta alla Camera dei Deputati, ad essere, successivamente, nominata portavoce del partito.

NOMINA ANNUNCIATA – Mentre Romano viaggiava diretto verso l’Agricoltura e mentre salivano le quotazioni dell’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan, prossimo alla carica di ministro della Cultura al posto del dimissionario Sandro Bondi, la promettente Bernini veniva indicata come possibile viceministro alle Attività Produttive, casella lasciata libera dal finiano Adolfo Urso. Oggi viene piazzata altrove. E un gradino più su di quello intravisto non più tardi di 5 mesi fa. Figlia di Giorgio Bernini, ex ministro per il commercio con l’estero del primo governo Berlusconi, la Bernini, è avvocato civilista e amministrativista, nonchè professore associato di Diritto pubblico comparato all’Università degli Studi di Bologna. Il 29 gennaio 2010 viene ufficializzata la sua candidatura per le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna in sostituzione di Giancarlo Mazzuca. Nel marzo successivo, come candidata del centro destra alla presidenza della Regione, ottiene il 36,7% dei voti, battuta dal veterano Vasco Errani giunto ormai al suo terzo mandato da governatore.

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