Anche Vittorio Emanuele scrive un messaggio di fine anno agli italiani

30/12/2013 di Redazione

Di solito è il presidente della Repubblica che l’ultimo giorno del’anno lancia un messaggio a tutti gli italiani, ma Franco Bechis, vice direttore di Libero ha postato un messaggio che precede quello del presidente della Repubblica a firma di Vittorio Emanuele Duca di Savoia e Principe di Napoli.

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Cari italiani, seguendo una consuetudine particolarmente cara a mio Augusto genitore, S.M. il Re Umberto II, esco dal silenzio per condividere alcune riflessioni e soprattutto per formulare a Voi e alle Vostre famiglie l’augurio più sincero per un felice e prospero anno nuovo.

LE ELEZIONI – Ma il principino non si ferma agli auguri e a differenza di Napolitano si augura che il paese vada a elezioni anticipate, qualora ve ne fosse la necessità:

La crisi e il disagio sociale recentemente manifestatosi nel nostro Paese attraverso forme di protesta ci pongono davanti alla necessità di un governo forte e di una maggioranza sufficientemente coesa per intraprendere le riforme attesa da troppi anni, senza avere il timore di ricorrere a elezioni anticipate qualora ve ne fosse la necessità

VITTORIO EMANUELE, LA SPERANZA E I MARÒ – Poi Vittorio Emanuele di tutti gli italiani lancia un appello per il quale i politici dovrebbero «riconsegnare la parola speranza al nostro vocabolario, come ci ha recentemente ricordato il Santo Padre Francesco» perchè «La speranza è il nutrimento della nostra giornata: un importante messaggio che sarà doveroso richiamare anche in vista di Expo 2015». Il principe spende anche due parole per i marò:

Il Santo Natale è trascorso senza che i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone abbiano avuto la possibilità di riabbracciare i propri cari, sopportando nell’adempimento del proprio dovere l’umiliazione e il sacrificio. Desidero far giungere loro, attraverso queste poche righe, il mio memore saluto: Casa Savoia vi è vicina e attende con trepidazione il giorno del vostro ritorno in Patria!»

IL CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE – Conclude poi augurandosi che le celebrazioni per il centenario della  Prima Guerra Mondiale  non vengano trascurate:

Con l’inizio del nuovo anno, inizieranno in Europa le celebrazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale che per il nostro Paese cadranno nel 2015, Non posso sottrarmi da un appello affinchè questa ricorrenza non sia trascurata, augurandomi che la nostra clase politica non rimanga insensibile nei confronti delle precarie condizioni dei numerosi sacrari.

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

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