Anche di antidolorifici si può morire

Io9 ci svela che negli Stati Uniti gli incidenti stradali non sono più la prima causa di morte per la popolazione. Una notizia senza dubbio positiva. Il buon umore tende però a passare appena si scopre cosa è balzato in testa alla classifica: l’avvelenamento da medicinali.

ABUSO DRAMMATICO DI ANALGESICI – Ormai gli americani rischiano di morire per abuso di analgesici ed antidolorifici, tanto che le vittime di un uso sconsiderato di questi prodotti sono addirittura maggiori di coloro che muoiono per overdose di eroina e cocaina. Del resto anche molti vip se ne sono andati per un abuso di queste sostanze risultato poi la causa scatenante o una tra le cause della loro morte. Tra i più importanti ricordiamo Michael Jackson, Heath Ledger, Jay Bennett (già nei Wilco), Dana Plato, il rapper Ol’ Dirty Bastard, and Anna Nicole Smith.

MORTE ACCIDENTALE – Il sorpasso tra incidenti stradali e abuso di antidolorifici è avvenuto nel 2008 quando circa 41 mila americani sono morti a causa di avvelamento contro i 38 mila spirati per via di un incidente stradale. Dei 41 mila, il 90 per cento è deceduto a causa di un uso improprio di medicinali. Il 77 per cento di queste morti è stato accidentale, il 13 per cento lo ha fatto perché voleva suicidarsi mentre non è stato possibile identificare il movente nel restante nove per cento dei casi. Inoltre è necessario ricordare che non sono gli incidenti ad essere in declino, ma i casi di avvelenamento ad aumentare.

LE RAPINE NELLE FARMACIE – Gli antidolorifici sono richiesti anche dai drogati in crisi d’astinenza. Solo che queste persone, essendo spesso prive di soldi, assaltano le farmacie con la speranza di rubare qualche confezione. Per questo motivo i magazzini spesso sono privi di questi medicinali con i farmacisti che sperano come la loro assenza eviti al loro negozio di entrare a far parte delle 701 farmacie colpite dai ladri nell’ultimo anno. Inoltre si sta sviluppando una patologia dovuta all’astinenza da antidolorifici che si traduce in stanchezza, depressione, ansia, tremore e ipersensibilità al dolore.

NESSUN CONTROLLO – Di chi è la colpa di tutto questo? Semplice, dell’autorità che non ha mai spiegato alle persone come utilizzare correttamente questi medicinali. Le assicurazioni sanitarie ora chiedono ai medici di motivare una prescrizione di pillole antidolorifiche che superi nelle dosi i giorni previsti per la terapia mentre molti stati hanno iniziato a monitorare la distribuzione di questi prodotti. Probabilmente in questo caso gli Usa dovrebbero imparare dall’Europa dell’Est. Nei paesi di questa regione gli antidolorifici, così come i narcotici, sono stati posti sotto una severa giurisdizione e questo ha avuto come conseguenza un calo notevole dei casi di dipendenza da questi farmaci. Questa posizione così rigida è stata studiata per bloccare il mercato nero ed ha funzionato. Invece negli Usa, privi di qualsiasi controllo, prosperano sia dipendenza sia mercato nero. Vuol dire che qualcosa non va.

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