Perché la metà dei tuoi amici non è composta da veri amici

12/05/2016 di Redazione

Gli amici veri sono la metà di quelli che pensiamo d’avere. Lo afferma uno studio dell’università di Tel Aviv, condotto insieme al prestigioso Massachusetts Institute of Technology su 600 studenti di economia. Grazie all’algoritmo dell’amicizia, una formula elaborata dai ricercatori, è stato evidenziata la forte differenza tra sentimento e percezione provato dagli amici.

AMICIZIA, GLI AMICI VERI

Una ricerca condotta dalle due università ha rilevato come le persone non siano capaci di giudicare con precisione il sentimento di amicizia. Come rimarca uno dei responsabili dello studio, Erez Shmueli, la ricerca ha evidenziato come la difficoltà nella determinazione della reciprocità dell’amicizia limita in modo rilevante la nostra capacità di impegnarci in contesti di collaborazione. Lo studio, attraverso lo sviluppo di un algoritmo dell’amicizia, ha evidenziato come si debba trovare un modo oggettivo per valutare le relazioni e quantificarne l’impatto, vista l’impossibilità di affidarsi all’istinto e all’intuito. Lo studio ha preso in esame 84 studenti, che hanno attribuito a ogni loro compagno di corso un punteggio da 0 a 5 sul loro grado di conoscenza. 0 rappresentava la non conoscenza della persona, 5 invece la definizione di uno dei migliori amici.

AMICIZIA, GLI AMICI RECIPROCI

La ricerca chiedeva agli studenti anche di assegnare la percezione dell’amicizia, ovvero di indicare quale fosse il punteggio che l’altra persona avrebbe attribuito alla relazione. Attraverso questo dato l’algoritmo dell’amicizia ha potuto valutare se il sentimento fosse unidirezionale o reciproco. L’esito dello studio ha evidenziato come il 94% dei partecipanti abbia indicato un sentimento di amicizia reciproco, sentito però davvero come tale solo dal 53% Una differenza molto rilevante, confermata secondo gli studiosi da altri simili ricerche svolte a livello internazionale in questi anni. L’amicizia reciproca, sottolineano i ricercatori, è un sentimento molto rilevante a livello di influenza sociale. La pressione degli amici per esempio è una motivazione più importante rispetto al denaro, soprattutto se il legame è reciproco e non unidirezionale.

(Photocredit copertina: Thinkstock)

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