Amianto alla Scala, 4 ex sindaci di Milano indagati

Quatto ex sindaci di Milano, Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini, sono indagati per 7 decessi legati all’esposizione all’amianto di dipendenti del teatro alla Scala.

Sono stati invitati a comparire di fronte al titolare dell’inchiesta, il pm Maurizio Ascione, in quanto allora presidenti «del Cda dell’Ente Lirico Teatro Alla Scala». Sarebbe indagato, scrive il Corriere della Sera, anche l’ex sovrintendente del teatro del Piermarini Carlo Fontana.

L’indagine riguarda poi anche altre sei persone, tra cui Silvano Cova a Angelo Sala, entrambi ex direttori degli allestimenti alla Scala. Come presidente del Cda dell’Ente Lirico Teatro Alla Scala, il sindaco è «proprietario della struttura, dotato di potere decisionale e finanziario, di potere di vigilanza e impulso anche nella materia della tutela ambientale della struttura».

AMIANTO AL TEATRO ALLA SCALA, LE ACCUSE DELLA PROCURA –

Sette sono state le vittime per esposizione alla sostanza cancerogena a partire dagli anni ‘70-80: un siparista, un macchinista, un vigile del fuoco, un falegname, un addetto al trasporto delle scene e anche una cantante lirica. Altri invece sono ancora ammalati di mesotelioma pleurico. Dopo i lavori al teatro milanese, l’amianto è stato rimosso e ora non ci sono più rischi per i lavoratori e per il pubblico.

Secondo le accuse della Procura, gli indagati però non si sarebbero adoperati allora per rimuovere l’amianto nei locali, così come dal famoso lampadario all’interno del teatro. Né sarebbe stato fatto il censimento dell’amianto previsto dalla legge del 1992: l’amianto sarebbe stato rimosso ogni qualvolta veniva «scoperto». Tognoli (Psi) fu sindaco (e presidente del Cda) dal 12 maggio 1976 al 19 dicembre 1986; Pillitteri (Psi) dal 21 dicembre 1986 al 1° gennaio 1992, Borghini (Psi) dal 18 gennaio 1992 all’11 marzo 1993 e Formentini (Lega Nord) dal 20 giugno 1993 all’11 maggio 1997.

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