In Francia come in Italia, nuovo scandalo degli allevamenti suini dell’azienda leader dei pâté | VIDEO

Tutto il mondo è paese, quando si tratta di maltrattamenti nei confronti degli animali. Dopo la denuncia degli allevamenti di casa nostra fatta da Animali come noi e Essere animali, arrivano nuove inquietanti immagini dalla Francia. L’associazione L214 ha diffuso un video per denunciare le condizioni dei maiali in due allevamenti intensivi in Bretagna, a Beuzec-Cap-Sizun e a Douarnenez (Finistère). Questi impianti sono collegati all’azienda Hénaf, famosissima oltralpe per i suoi pâté.

GUARDA IL VIDEO SU ALLEVAMENTI INTENSIVI SUINI IN FRANCIA

L’azienda ha un’ottima reputazione tra i consumatori, che acquistano i suoi prodotti perché li ritengono garantiti e controllati. Ma avranno visto queste immagini?

Nel video vengono mostrate le condizioni in cui vivono centinaia di suini. Mutilati, malati, che a fatica si reggono in piedi. In più, molti cadaveri si trovano a pochissima distanza dagli animali vivi. Scene raccapriccianti che ricordano da vicino quelle riportate nel servizio di Animali come noi su un allevamento di Brescia o quelle della denuncia fatta da Essere animali al consorzio del prosciutto di Parma (il video è stato oggetto di una querela e, quindi, non è più visibile online).

GUARDA LE IMMAGINI SU ALLEVAMENTI INTENSIVI SUINI TRATTE DALLA PUNTATA DI ANIMALI COME NOI

L’associazione L214, che dal 2008 si occupa di etica e di tutela degli animali, ha elencato tutte le mancanze riscontrate all’interno dell’allevamento. Dalle gabbie troppo piccole, alle ferite non medicate, passando per le mutilazioni e per il mancato rispetto dei cadaveri e dei maiali agonizzanti: tutti aspetti che conosciamo molto bene per averli visti anche negli allevamenti italiani.

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Ai media francesi, Hénaff (storica azienda attiva dal 1908) ha risposto che la veridicità delle accuse presenti nel video «resta da dimostrare» e, in più, denuncia i metodi utilizzati dall’associazione L214, che punterebbe «sulle emozioni e sulle immagini choc per portare avanti la sua battaglia per l’abolizione degli allevamenti, ricorrendo anche a pratiche illegali».

L’associazione, intanto, contesta la risposta dell’azienda e invita tutti a firmare la sua petizione per l’abolizione degli allevamenti. «L’azienda Hénaff – si legge nel comunicato – punta a offrire un’immagine di sé idealizzata agli occhi dei consumatori e non ha mai mostrato le immagini delle condizioni dei suoi animali».

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