Alan Friedman e le nuove rivelazioni su Mario Monti

11/02/2014 di Redazione

«Ho due ore di Monti inedito», annuncia Alan Friedman che sembra non escludere nuovi colpi di scena dopo quelli già registrati con le prime anticipazioni del suo ‘Ammazziamo il gattopardo’.

LEGGI ANCHE: Romano Prodi rivela la sua verità sul complotto di Napolitano

ALAN FRIEDMAN E LE DICHIARAZIONI – Ospite di ‘Un giorno da pecora’ su Radio Due, il giornalista spiega infatti che «forse faccio uscire qualcos’altro». «Ho avuto la sensazione, vedendo la sua faccia contrita, che nella sua testa Monti fosse rammaricato per quello che aveva detto», confida. «Il portavoce del Quirinale – dice ancora – mi ha chiamato, a metà gennaio, chiedendomi cosa avrei messo nel libro citando Napolitano. Ho provato a intervistare Napolitano ad agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre. Non hanno declinato ma mi hanno risposto ‘non so, vediamo, etc». Poi, dice ancora, «gli ho mandato le domande scritte via mail, il 10 di dicembre e poi, di nuovo. La terza domanda sulle otto totali era: in quale mese del 2011 il Presidente ha sondato Monti per la prima volta?».

LEGGI ANCHE: Impeachment a Napolitano, il comitato vota per l’archiviazione

ALAN FRIEDMAN E NAPOLITANO – «Non c’era una risposta», racconta ancora Friedman. «A metà gennaio – spiega – il portavoce mi ha richiamato spiegandomi che era una domanda troppo contemporanea. Non ho capito cosa voleva dire». A chi gli chiede se qualcuno gli abbia chiesto di non pubblicare il libro, il giornalista si limita a dire: «No, qualcuno mi ha chiesto di vedere cosa avevo messo su di lui nel libro, ma io non lavoro cosi’. Chi? Né De Benedetti, né Prodi, né  Monti e nemmeno Napolitano, con cui – precisa – non ho parlato». «Ho registrato tutte queste interviste in video, per due motivi: perché – conferma – sapevo che avrei fatto delle domande delicate e perché, avendo lavorato in tv, so che in video, con un buon team che sbobina l’intervista, viene piu’ facile scrivere». E allora si torna all’intervista a Monti: «Non è stato facile. Abbiamo allestito l’intervista nel suo ufficio al secondo piano della Bocconi, l’ho fatto due volte: la prima volta a settembre e la seconda a novembre». E ora ci sono due ore di girato ancora inedito. Lo riportano le agenzie.

Share this article