Quando gli agenti della DEA si fanno pagare feste e escort dai cartelli della droga

27/03/2015 di Redazione

La notizia più pruriginosa è quella che riguarda i festini con le prostitute pagate dai cartelli della droga, ma c’è di peggio nel rapporto federale scaturito dallo scandalo che vide gli uomini della scorta di Obama scoperti a intrattenersi con un gruppo di escort durante una visita in Colombia.

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L’INCHIESTA PARTITA DALLA SCORTA DI OBAMA – Sarà che «la prostituzione è considerata parte della cultura locale» o che la Colombia porta male, ma il rapporto scaturito dopo che nel 2012 c’è stata la scoperta di un festino degli agenti del Secret Service con alcune squillo. L’inchiesta ha riguardato il comportamento degli agenti di FBI, DEA, U.S. Marshals Service e del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives negli anni dal 2009 al 2012 non è andata troppo a fondo, accertando che comunque scandali del genere non vengono quasi mai denunciati o riportati.

SOLDI, REGALI E ARMI – Il rapporto pubblicato ieri racconta di diversi casi di comportamenti non proprio cristallini da parte degli agenti della DEA e di altre agenzie, che il rapporto accusa pure di aver ricevuto soldi, regali costosi e armi dai cartelli della droga. Il rapporto non dice in che paese si sia svolta la storia con le prostitute, ma una fonte ha poi confermato ad AP che si trattasse proprio della Colombia.

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LE CONSEGUENZE – Ai sette agenti coinvolti è stata comminata una sospensione dal servizio variabile dai 2 ai 10 giorni. Oltre al problema della possibile corruzione, il rapporto sottolinea le infrazioni ai protocolli di sicurezza, in particolare nei casi in cui le prostitute offerte dai cartelli erano invitate presso le basi della DEA e, in teoria, potevano così avere accesso a computer e altri dispositivi di comunicazione impiegati dagli agenti.

 

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