Chi l’ha visto e il mistero di Ylenia Carrisi

Nei giorni scorsi il noto cantante pugliese Al Bano ha presentato ricorso al Tribunale di Brindisi per la dichiarazione di morte presunta della figlia Ylenia Carrisi e ieri Federica Sciarelli in “Chi l’ha visto?” ha fatto notare le incongruenze legate alla data della scomparsa e ha mandato in onda un servizio su una delle amanti di Alexander Masakela, l’ultimo uomo che avrebbe visto Ylenia.

IL CASO – Ylenia Carrisi oggi avrebbe 43 anni ma dal 1994 non si hanno più sue notizie e la sua sparizione resta un mistero che non trova soluzione. Nei giorni scorsi, il padre Al Bano ha presentato ricorso al Tribunale di Brindisi per la dichiarazione di morte presunta della figlia scomparsa a New Orleans, negli Stati Uniti, il 31 dicembre del 1994 (ne abbiamo parlato qui). Nell’avviso è possibile leggere informazioni come la data di nascita e il luogo della scomparsa e qui entra in gioco l’indagine di “Chi l’ha visto?” che ieri su Rai 3 ha fatto notare come nell’atto ufficiale sia indicata la data del 31 dicembre e non del 6 gennaio 1994 come si è sempre creduto. L’ufficio stampa di Romina Power, durante il programma ha confermato l’errore della data e ha lasciato, inoltre, trapelare l’amarezza per lo stop delle ricerche di Al Bano. Al di là della maretta tra i due ex coniugi, è interessante apprendere l’entrata in gioco di un personaggio vicino a Alexander Masakela, l’ultima persona che è stata vista in compagnia della ragazza che al tempo aveva 23 anni.  

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L’INCONTRO – Sharon, oggi una cantante predicatrice gospel, ha un passato doloroso da raccontare ai telespettatori del programma. Molti anni fa lavorava in un musical e aveva una carriera promettente ma poi ha incontrato Masakela e la sua vita è cambiata. L’uomo ha abusato di lei e l’ha soggiogata con droghe e alcool, stando a quanto  ha dichiarato. Masakela viene descritto come un uomo violento, spietato che la legava a terra per avere rapporti sessuali e che le spegneva sigarette sulla pelle. Il marito “che l’amava tanto” non è riuscito a fare niente per portarla via, spiega il servizio ma poi la donna si è salvata riuscendo a scappare.

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LA TESTIMONIANZA – “Non so niente della ragazza italiana se non quello che ho appreso dai giornali ma penso che sia stata soggiogata da Masakela solo per il fatto di aver parlato con lui. Il maleficio di cui ero vittima mi continuava a far stare con lui, non avevo idea di chi fossi al tempo e continuavo a far male alla mia famiglia. I miei familiari cercavano di farmi capire che ero oppressa da questo uomo”, dice la donna letteralmente strappata al marito e alla figlia. “Non me lo dimenticherò mai, appena si avvicinava il mio corpo si ritraeva” dice la donna sulla violenza di Masakela e parla della manipolazione dell’uomo come di un incantesimo oscuro che non le permetteva di capire cosa stava accadendo per via delle presunte droghe che le somministrava di nascosto. Kidd Mellemberg, un musicista di New Orleans, conferma il dubbio della somministrazione delle sostanze che alteravano la cantante e aggiunge: “Era completamente in balia sua, l’unica cosa che era in grado di fare era di obbedirgli”. Le testimonianze sono utile ai fini della comprensione dell’effetto che Masakela avrebbe potuto avere, presumibilmente, su Ylenia Carrisi, al tempo giovanissima. Si è buttata nel Mississippi come ha dichiarato un testimone? Il fiume non ha mai restituito alcun corpo e il mistero resta. 

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