La storia degli animali narcotizzati per fare i selfie con i turisti allo zoo Lujan

06/09/2017 di Redazione

Lo Lujan Zoo in Argentina nei pressi di Buenos Aires drogherebbe i suoi esemplari per renderli docili agli scatti e i selfie dei turisti in visita. A darne notizia oggi è Libero Quotidiano. In realtà ne parlava il Daily Mail già nel 2014 ma ora la vicenda arriva in Italia, con Greenme che ha rilanciato una petizione su Change.org.

guarda il video:

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Ecco che riporta Libero:

«Con un piccolo sovrapprezzo sul costo del biglietto potete scattare una foto con un animale a scelta». Così recita la scritta su un cartone bisunto, in bella mostra accanto all’ ingresso. Una frase che fa rabbrividire (chissà da quanto tempo è lì) e dietro cui si nasconde l’ ennesima storia di maltrattamento all’ interno di un giardino zoologico. Gli animali – che vedete nelle immagini in pagina – sono visibilmente drogati e non riescono a stare in piedi a causa dei tranquillanti somministrati.

Foto che non avremmo mai voluto vedere ma che mostrano la piccolezza dell’ essere umano: da una parte chi specula sulla vita di queste meravigliose creature (grandi mammiferi della famiglia dei felidi), usando qualunque mezzo per tramortirli, dall’ altra gente senza cervello che per soddisfare il desiderio di farsi ritrarre con un leone o una tigre è disposta a vederli quasi morti e imbottiti di sonnifero!

Come è andata a finire la vicenda rispetto al 2014? France info è tornata di recente sull’argomento. Il direttore dello zoo, Jorge Semino, ha parlato della docilità dei suoi esemplari fornita per una educazione che gli animali ricevono dall’infanzia: «Ci prendiamo cura di questi animali dal giorno della loro nascita siamo in contatto con la madre, aiutando anche durante il parto. E noi siamo parte della loro famiglia da quando erano piccoli». Secondo molti visitatori, con tanto di denunce su TripAdvisor, gli animali vengono letteralmente sedati. Messa in allarme, la provincia di Buenos Aires ha indagato sullo zoo nel 2015, ma senza condannare nessuno per mancanza di prove.  Nel 2016, il più antico zoo di Buenos Aires è stato chiuso in seguito alla denuncia delle condizioni di vita degli animali. E ora la petizione internazionale, rilanciata su vari siti, potrebbe riuscire a portare finalmente chiarezza sulla vicenda.

(fonte Foto FB)

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