20 aprile, il Marijuana day

Per rodata tradizione, i fumatori di erba si radunano oggi per una giornata di libertà.

“Contiamo sul numero”, dicono i fumatori di marijuana che il 20 aprile, cioè, oggi, ovvero, all’americana, “420”, si ritengono abbastanza sicuri da far quel che credono con le loro piantine anche in pubblico. Per rodata tradizione, ci racconta il Daily Mail, il 20 aprile si fuma marijuana in mezzo alle strade e per nessuno è un problema. Che vengano pure i poliziotti a disturbare: difficilmente combineranno qualcosa.

420 – Soprattutto negli Stati Uniti la data è diventata parte della “sottocultura della Marijuana”, e per spiegare il perché bisogna raccontare una piccola storia, dice il Mail.

Anche se c’è stato un po’ di dibattito riguardo l’origine del fenomeno 420, il più delle persone tende ad aderire alle conclusioni del direttore di High Times, Steven Hager, che ha scritto una storia proprio riguardo questa vicenda nel 1998. Secondo lui, il termine è stato coniato da un gruppo di teenager a San Rafael, California, nel 1971. I ragazzi si sarebbero soprannominati “gli waldos” perchè oziavano in giro su un muretto fuori scuola. Nel 1971, i ragazzi si sarebbero accordati per un incontro a base di marijuana, e scelsero come luogo la statua di Louis Pasteur nei giardini della scuola per incontrarsi alle 4 e 20 del pomeriggio. Ma ripetuti tentativi andati a vuoto di trovare l’erba costrinsero i ragazzi a tornare alla statua giorno dopo giorno, alla stessa ora, così da iniziare a riferirsi al tutto come “4.20”.

E così, da questa piccola vicenda californiana, il fenomeno è dilagato in tutti gli Stati Uniti, ed oltre, diventando una sorta di piccolo rito per i giovani – e non – fumatori di canapa. “Bisognerà vedere cosa succederà in Massachussets” dice il Daily Mail, “dove la marijuana è stata recentemente depenalizzata”. Succederà di tutto, probabilmente.

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