Alex Schwazer e la bugia condita con il razzismo

La battuta di Alex Schwazer sulla napoletanità non è piaciuta proprio a nessuno. Il campione olimpico dei 50 chilometri di marcia elle Olimpiadi di Pechino nel corso di un colloquio avvenuto nel giugno 2012 con il medico della Fidal Pierluigi Fiorella, aveva giurato sulla sua onestà usando queste parole: “Ti ho dato la mia parola, non ti deludero’. Sono altoatesino, non sono napoletano”.

La battuta razzista di Alex Schwazer

 

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LA RABBIA DI PATRIZIO OLIVA – Il campione olimpionico di boxe Patrizio Oliva, napoletano, ripreso dall’Ansa, ha risposto all’ex marciatore con le rime: “Ma come si permette? Penso che Schwazer dopo quello che ha fatto dovrebbe chiudersi in casa e non uscire piu’ per la vergogna. E invece dimostra non solo di essere uno sportivo scorretto ma anche un razzista. I napoletani vincono le medaglie d’oro con le proprie forze, senza doping. Gente come i fratelli Porzio, Massimiliano Rosolino, Diego Occhiuzzi, Pino Maddaloni e il sottoscritto, si sono fatti il mazzo tanto per vincere una medaglia e sono campioni autentici, non come lui che non lo e’ mai stato. Noi -conclude il pugile medaglia d’oro a Mosca- siamo campioni veri, non accettiamo lezioni da lui, noi non abbiamo mai alterato le nostre prestazioni pur di vincere. Lui, invece, per dirla alla Eduardo De Filippo, ha dimostrato di essere la schifezza degli atleti”. (Photocredit Lapresse)

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