Diventa mamma a 66 anni ma non le basta: a 72 vuole un altro figlio

Adriana Iliescu, già madre più anziana del mondo, si sente pronta per una nuova gravidanza

La Romania ospita la mamma più vecchia al mondo. Adriana Iliescu, che ha ora 72 anni, ha partorito l’ultima figlia 5 anni fa, alla veneranda età di 66 anni. Già allora la donna aveva attratto le attenzioni della stampa mondiale, tanto da finire nel Guinness dei primati. Ora però dichiara al Daily Mail di essere pronta per affrontare un’altra gravidanza.

DI NUOVO MADRE – La signora Iliescu è un’accademica rumena che dopo il primo matrimonio non si è più risposata. All’epoca era stata costretta ad abortire, ma solo dopo molti anni aveva sentito il bisogno di una nuova maternità. Dopo la caduta del regime di Ceasescu la fecondazione in vitro è stata resa disponibile anche nel suo Paese, e dopo un fallito tentativo nel 2000 Adriana ha concepito Eliza nel 2005. All’epoca la gravidanza aveva battuto il record di anzianità della madre, anche se è stato negli anni successivi il primato è stato sottratto ad Adriana. L’anziana accademica ha dichiarato che Eliza è la cosa più importante della sua vita, e chi la critica è invidiosa della sua felicità. Se vivrà fino all’età dei suoi genitori, potrà passare altri 15 anni con sua figlia, un lasso temporale sufficiente per lasciarle qualcosa di importante.

PRONTA PER UNA NUOVA GRAVIDANZA – Al Daily Mail la signora Iliescu ha confidato di sentirsi pronta per avere una nuova bambina. La medicina lo consente, e sente di avere un’energia di una donna di 27 anni, 37 quando è stanca. ” Non mi guardo allo specchio, perché non è generoso nei confronti delle persone della mia età, e non rivelo a mia figlia quanti anni ho”, confida la donna al giornale britannico, che l’aveva già intervistata due anni fa. ” Mi sento ancora in salute e vorrei avere una nuova gravidanza, ma senza fretta“. Adriana Iliescu si sente benedetta per l’arrivo della figlia in età così matura, una bambina che ora ha una vita normale. Quando è stata concepita le reazioni furono molto negative, tanto che le suore di un convento di Bucarest definirono la nascita come frutto del diavolo.

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