Benedicta Boccoli e la vista rovinata dal laser

28/05/2013 di Redazione

Benedicta Boccoli, sorella di Brigitta e affermata attrice teatrale, racconta sulle pagine de Il Fatto Quotidiano la sua esperienza con la chirurgia refrattiva, altrimenti conosciuta come il famoso “laser” per correggere alcuni difetti di vista, come la miopia.

benedicta boccoli laser occhi

IPERMETROPE E ASTIGMATICA – Intervistata da Domenico De Felice, la Boccoli ha spiegato di soffrire di ipermetropia e astigmatismo fin dall’infanzia. I problemi iniziano sul lavoro: le luci e la polvere del palcoscenico irritano gli occhi dell’attrice e perfino le lenti a contatto diventano un problema. Poi, a settembre 2010, l’incontro casuale con un chirurgo.

Guarda le foto:

“IN AMERICA LA LASIK STAVA RIVOLUZIONANDO TUTTO” – Racconta Benedicta:

In realtà io non ci pensavo, andai ad accompagnare mia madre per un problema grave (una degenerazione maculare) e il medico che la visitò mi parlò di questo nuovo laser miracoloso per gli occhi. Mi disse che portare ancora oggi gli occhiali è una cosa dell’800! Che se mi fossi operata mi avrebbe cambiato la vita. Io gli risposi che molti medici mi avevano consigliato di non farlo. Il problema dell’ipermetropia è diverso dalla miopia. Lui rispose che i tempi erano cambiati con la lasik. Che in America la lasik stava rivoluzionando tutto (questa mania dell’America che abbiamo è insopportabile).

“SONO STATI MESI TERRIBILI” – Così l’attrice decide di sottoporsi all’intervento, ma subito cominciano i problemi:

Due giorni dopo l’operazione mi crollò la vista, ero nel totale panico, avevo la sensazione netta di aver fatto un grave sbaglio a operarmi. Andai dal professore e mi disse di stare calma che dopo qualche giorno sarebbe passato. Io gli dissi che dovevo affrontare una tournée. E lui mi assicurò che sarebbe passato tutto dopo 20 giorni: mi dia 20 giorni e lei sarà come nuova! Sono stati mesi terribili, non vedevo, avevo dolore agli occhi, cheratiti continue, non potevo guidare, ero in tournée, lavorare su un palcoscenico per mesi senza vedere e con dolori è stata molto dura. Questa operazione mi ha reciso la nervatura corneale e peggiorato la lacrimazione e io vedo appannato da due anni.

 

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“AVREBBE DOVUTO DIRMELO” – A oltre due anni dall’intervento l’attrice racconta i suoi nuovi problemi, e accusa il medico che l’ha operata di non averla avvisata sui rischi e sulle sue reali condizioni di salute:

Vivo con tre tipi di lacrime artificiali nella borsa, la mia vista fluttua continuamente, non posso avere degli occhiali con lenti precise perché la mia vista cambia. Ho tre paia di occhiali nella borsa: a seconda della necessità. Metto la ciclosporina negli occhi mattina e sera (non vi dico i problemi in aeroporto perché questo galenico necessita di ghiaccio e mi fermano sempre)… viva l’ipermetropia e l’astigmatismo! Ho sempre avuto un occhio secco, molto secco, ed era vietato operare un soggetto come me. Avrebbe dovuto dirmelo. […]  Io vorrei dire a quest’uomo che i pazienti sono creature debolissime. Siamo come bambini di fronte a un medico. Anche l’uomo più potente del mondo non è niente in una sala operatoria. Io vorrei guardarlo negli occhi e chiedergli: lei, sua figlia l’avrebbe operata?

(Photocredit: LaPresse)

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