Le Iene, la cocaina e i nasi che si sciolgono

Nella puntata de Le Iene andata in onda ieri in seconda serata, è stata riproposta l’inchiesta di Matteo Viviani sui danni causati dall’utilizzo della cocaina, in grado di consumare letteralmente il naso (e il resto della faccia) di chi fa uso di questa sostanza stupefacente.

cocaina buca il naso le iene 12

NASI CORROSI – Con l’auto del dottor Matteo Trimarchi, otorinolaringoiatra del San Raffaele, Viviani spiega cosa succede alle mucose nasali ogni volta che si inala la polvere di cocaina: semplicemente si corrodono. Il dottore mostra anche alcune immagini realizzate con una telecamera endoscopica nel naso di una paziente, opportunamente incappucciata per non farsi riconoscere (QUI il video completo dell’inchiesta).

Guarda le foto: (Attenzione, immagini forti)

CROSTE E ULCERE – Anche chi fa uso di cocaina da poco tempo o in modo saltuario, può andare incontro alla formazione di croste secche, giallastre e maleodoranti che possono provocare infezioni e ulcerarsi fino a provocare veri e propri buchi interni al naso. Oltretutto, l’utilizzo della sostanza provoca la morte cellulare: il che significa che il processo di guarigione delle ferite all’interno della cavità nasale si blocca, peggiorando la situazione.

CEDIMENTO DEL SETTO NASALE  – La cocaina, quindi, scioglie le mucose, provocando a numerosi pazienti infezioni crostose che causano addirittura il cedimento del setto nasale. In una parola, il naso semplicemente marcisce, e la pelle rimane afflosciata in mezzo al viso come è capitato alla paziente intervistata. La situazione della donna, che si è definita inizialmente come una consumatrice saltuaria ma che poi ha sviluppato una vera e propria dipendenza da cocaina, è forse il caso più grave di quelli descritti nel servizio di Viviani: la donna non ha riportato soltanto il collasso del setto nasale, ma la cocaina le ha completamente distrutto il palato e la base del cranio, arrivando perfino a scoprirle il cervello. La donna ha subito diversi interventi di ricostruzione di naso e palato, ma i danni restano evidenti.

 

LEGGI ANCHE: La cocaina dei poveri

 

DIPENDENZA – Il dottor Trimarchi spiega che esiste un qualche tipo di predisposizione genetica, ma ancora non si è in grado di stabilire quali siano le esatte cause in grado di mettere in moto le lesioni, che possono presentarsi dopo un lungo periodo di utilizzo di cocaina come dopo i primi sniffi. “Per potersi sottoporre a un intervento di ricostruzione del setto nasale è necessario aver smesso con la cocaina, perché questa blocca il processo di cicatrizzazione – spiega Trimarchi – Purtoppo l’ottanta percento di chi smette ricomincia dopo un anno. Come tutte le dipendenze, occorre una volontà ferrea per liberarsene”.

(Photocredit: Mediaset/Le Iene)

Share this article