La guerra tra Taxi e Noleggio con Conducente

12/05/2013 di Maghdi Abo Abia

In tempo di crisi i conflitti nel mondo del lavorano aumentano in maniera inversamente proporzionale rispetto alle difficoltà. Più c’è lavoro, minori saranno i contrasti tra le categorie. Se c’è meno lavoro, necessariamente la concorrenza si farà più agguerrita. E questo avviene sopratutto nel mondo dei trasporti, dove allo stato attuale esiste uno scontro tra taxi ed autovetture “noleggio con conducente“.

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IL BLITZ A MALPENSA – Certo è difficile aspettarsi che dalle parole, dalle minacce e dagli “sgambetti”, fisici o ideali, si possa passare alle vie di fatto. Parliamo di quanto successo all’aeroporto di Milano Malpensa lo scorso sei maggio. Come spiega La Prealpina un gruppo di venti persone, all’apparenza quasi tutti tassisti, è entrato nel Terminal 1 “devastando” il banchetto degli autonoleggiatori con conducente posto davanti agli arrivi “B”, quelli fuori Schengen, a quell’ora vuoto a causa della mancanza di voli provenienti da aree extraeuropee. Finito il primo blitz, i venti se la sono presa con il secondo banco, posto davanti agli arrivi “A”. In questo era ancora presente un impiegato il quale è stato invitato a lasciare il banchetto visto che, testuali parole del gruppo, “non ce l’abbiamo con te”. Anzi, ha continuato la squadra rivolgendosi all’impiegato, comprensibilmente spaventato: “Alzati, porta via le tue cose e vattene che dobbiamo spostarlo immediatamente”. E da lì il gruppo ha sfogato la sua frustrazione contro i banchetti. La loro intenzione era quella di lasciare un “monito” ai “nemici”, ovvero alle vetture con noleggio conducente, le cosiddette “Ncc”.

L’ACCORDO CON SEA – A causa della diminuzione dei passeggeri nell’aeroporto della brughiera i titolari di Ncc ed i tassisti cercano in ogni modo di rubarsi clienti a vicenda superando anche quelle che sono le regole previste. Come spiega Nccitaliani, l’accordo tra le associazioni dei noleggi con conducente e la Sea, siglato nel dicembre 2012, prevede che la Sea metta a disposizione delle imprese che svolgono attività di Ncc aree riservate nei pressi delle uscite 4 e 7, aree composte da 50 stalli con ingresso ed uscita indipendenti dal parcheggio, pagato grazie ad un’apposita convenzione un euro più Iva per una sosta di 120 minuti.

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NESSUNO FA NULLA – A quanto pare però non tutti rispettano le regole. A confermare questa versione è Massimo Campagnolo, portavoce del consorzio Taxi, il quale martedì 7 ha preso le distanze dall’accaduto ma ha lanciato, allo stesso tempo, accuse precise: “E’ inutile girarci intorno: tra loro ci sono alcuni personaggi che si mettono appena fuori dalle porte degli arrivi e imperterriti procacciano i clienti, contravvenendo ai regolamenti che lo vietano tassativamente. Sea conosce benissimo chi sono ma purtroppo non prende posizione”. Per quanto riguarda invece l’aggressione, la polizia ha già identificato almeno quattro tassisti. Continua Campagnolo: “Li conosciamo anche noi ed è gente che vorremmo emarginare”.

LE AUTORITA’ DOVREBBERO IMPEGNARSI – Secondo Campagnolo però la situazione è molto più grave di quanto non si possa pensare e per questo le autorità dovrebbero muoversi per risolvere lo scontro in atto. “Credo che il calo di traffico e la mala gestione delle autorità preposte stia facendo salire la tensione. Questa volta ci sono stati soltanto danni materiali, ma forse è arrivato il momento che Sea prenda in mano una problematica che conosce da tempo ma evita di affrontare. Al gestore aeroportuale e agli organi di polizia abbiamo scritto molte volte”. I colpevoli sarebbero proprio gli Ncc il cui comportamento rovina la piazza: “Dovrebbero stare seduti e quieti al posto ad aspettare che il cliente venga da loro. E invece soltanto perché pagano l’affitto si sentono liberi di fare ciò che vogliono”.

RIDUZIONE DEL VOLUME D’AFFARI – Il Consigliere comunale di Gallarate Giuseppe De Bernardi Martignoni, se la prende con la mancanza di lavoro: “Certi comportamenti sono deplorevoli ma quando manca il lavoro sappiamo l’esasperazione a cosa può portare. E qui a Malpensa, parliamoci chiaro, il lavoro manca: sto toccando con mano una crisi spaventosa provocata da una fortissima riduzione di uomini d’affari diretti alla City”. Ma al di là della mancanza di lavoro appare evidente che la situazione attuale è quella di una forte concorrenza tra le parti, concorrenza dettata dal prezzo del servizio.

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LE TARIFFE – Ncc Milano ci propone le sue tariffe per i vari servizi che sarebbero in realtà controllati dalle tariffe regionali. Il risultato è che magari il prezzo può essere leggermente superiore ma il servizio può essere reputato migliore (specie se confrontiamo un viaggio in Mercedes con uno a bordo di una Honda Insight, ognuno sceglie quello che vuole ma certo anche il comfort può avere voce in capitolo specie in un viaggio di 70 chilometri). La tariffa regionale prevede una spesa di 90 euro da Milano a Malpensa, mentre il Ncc ne chiede 5 in più. Da Malpensa a Linate si chiedono 105 euro contro i 120 dell’Ncc mentre da Linate a Milano Città (7 chilometri dall’aerostazione a Piazza Duomo), l’Ncc prende 50 euro.

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LA SITUAZIONE ROMANA – Certo parliamo di cifre importanti ma forse non così tanto per i clienti, visto e considerato che le navette o il treno collegano l’aerostazione alla città con una spesa di 10 euro, ma certo l’appostamento davanti alle porte viene ritenuto dai taxisti una specie di “concorrenza sleale” visto e considerato come poi di fatto le cifre siano pressapoco le stesse. E la situazione di Milano può essere ritrovata anche a Fiumicino. Come spiega Ok Roma lo scorso 3 aprile una cinquantina di tassisti appartenenti a Cgil, Cisl, Uil e Ugl ha protestato di fronte all’area arrivi del Terminal 3. Pietro Marinelli dell’Ugl ha accusato: “Noi tassisti stiamo vicini alle nostre auto in sosta negli appositi stalli all’esterno del lato arrivi, mentre gli altri stanno all’interno con lo scopo di procacciare clienti portandosi via la crema del lavoro. Quest’anno abbiamo già registrato un calo di 100 mila corse. Chiediamo il rispetto delle regole”.

IL BANDO DI PUBBLICO CONCORSO – A Roma la situazione assume contorni abbastanza particolari. Alessandro Atzeni, responsabile regionale Lazio Fast-Confsal Taxi, ripreso da Agenparl, ha sottolineato l’importanza della presentazione di esposti con richiesta agli atti che hanno portato alla luce 77 presunte emissioni illegittime di licenze Ncc che operano nel territorio di Roma Capitale. Atzeni ha ricordato che per la legge la concessione delle licenze taxi ed Ncc avvenga tramite bando di pubblico concorso che, le vetture inizino il servizio nel comune che rilascia l’autorizzazione e che a fine servizio si rientri nella rimessa di appartenenza. Ma questo a volte non avviene.

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COSA PREVEDE LA LEGGE 21/92 – Per i sindacati il modo migliore di agire è quello di far rispettare quanto previsto dalla legge 21/92 ma l’articolo 8 della suddetta non prevede che ci sia un limite comunale, bensì è importante che le auto siano autorizzate dal comune nel quale caricano i passeggeri. La rimessa è obbligatoria ma non viene definita alcuna condizione specifica sull’ubicazione della stessa. Insomma, non c’è nulla di particolare che possa impedire ad un Noleggio con Conducente di poter operare in una certa località, se ha vinto il bando di concorso. A questo punto non resta altro da fare per i Comuni di “regolamentare” l’afflusso delle auto Ncc. Ma non sempre questo riesce alle amministrazioni. Ad esempio Roma deve fare i conti con un problema molto grave.

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