I pericoli nascosti delle droghe legali

Il Guardian ci porta nel mondo delle droghe e della lotta dei governi nei confronti di queste sostanze. Lotta forse impari, visto che ogni anno nei laboratori di tutto il mondo nascono decine di droghe sintetiche legali ma dagli effetti sconosciuti.

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LA NOVITA’ – La più pericolosa di questa è il mefedrone, diffusa a partire dal 2010 e diventgata un successo per via della sua economicità e della sua disponibilità. Nell’aprile di quell’anno venne resa illegale ma ora è tornata on line. Ed è sul web che si possono trovare i prodotti fin qui “dimenticati” e resi illegali. Mike Power, autore del pezzo, per verificare la disponibilità delle droghe illegali sul web ha contattato un laboratorio cinese chiedendo il prezzo di un succedaneo sintetico della cannabis.

LE OFFERTE CINESI – La controparte ha offerto un chilo di cannabinoidi sintetici e legali a 1400 euro. E se consideriamo che la dose è di un milligrammo, si capisce che si sarebbe avuto un guadagno di decine di migliaia di euro. Il tutto sarebbe stato spedito con corriere internazionale e non ci sarebbero stati problemi con la dogana inglese. Un altro laboratorio ha offerto 10 grammi di un allucinogeno chiamato “25I-NBOMe” da inalare sotto forma di spray o da assumere come fosse Lsd. Ogni grammi contiene 2 mila dosi. Per dirne una, un grammo di “mdma” vale 10 dosi.

 

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L’EFFETTO DEL MEFREDONE – Parliamo però di una droga pericolosa, visto che nel 2012 un diciottenne americano è morto dopo aver assunto tale medicinale. Le morti complessive sono cinque ma probabilmente parliamo di altre vittime al momento sconosciute. Questa droga uccide anche senza un’overdose ma il suo effetto è immediato. Bastano cinque minuti per avere problemi e dopo 15 minuti il cuore batte all’impazzata e la mente si “spegne”. Uno studioso 29 enne dopo aver provato la sostanza in questione si è risvegliato su un’ambulanza dopo essere scappato a petto nudo dalla polizia. Il suo battito cardiaco era arrivato a 240. Rimase ricoverato due giorni in ospedale.

73 DROGHE IN UN ANNO – Ma c’è di peggio. Nell’estate 2012 una sostanza legale in molte parti d’Europa e simile all’Mdma, chiamata 5-It, ha ucciso nella sola Svezia 14 persone. Per John Ramsey il mefedrone è la droga ideale degli spacciatori in quanto non tossica, non solubile, stimolante e ricca. Ramsey è stato uno dei primi a comprendere i pericoli di questa sostanza ed ha accusato le leggi che impongono paletti per le sostanze stupefacenti in quanto è a causa loro che nascono questi prodotti “perfetti”. Secondo Ramsey delle 73 droghe sviluppate nel 2012, più di 50 sarebbero legate a vario titolo al mondo dei cannabinoidi. Ciò significa che la farmacologia cerca sempre nuove sostanze e che non tutti possono essere bandite dal mercato.

I PERICOLI NELLA PRODUZIONE – Lo scorso 26 febbraio molte delle sostanze simili alla cannabis sono state vietate ma in pochi giorni sono arrivati altri prodotti come il 6-Abp, conosciuto anche come “Benzo Fury”, un altro succedaneo della cannabis. Solo che questo può essere inteso anche come alternativo all’ecstay. Poi ci sono altre droghe simili alle anfetamine tutte viziate da effetti allucinogeni. Inutile dire che si tratta di prodotti legali. A differenza delle droghe “normali” è difficile capirne gli effetti. Inoltre la produzione delle stesse in Regno Unito, Cina ed est europa non fa altro che alimentare dubbi sulla sicurezza di tali prodotti.

SUCCEDANEI PERICOLOSI – In Inghilterra stanno pensando di cambiare le leggi sulle droghe ponendo una specie di filtro tra quelle legali ed illegali. Prima di bandire un prodotto secondo loro è meglio analizzarlo depenalizzando il consumo ma attaccando la vendita, in modo da creare una specie di “filtro” che aiuti a capire cosa è buono e cosa no. Certo la produzione di sostanze in laboratorio rischia però di spostare il fulcro della questione sulla sicurezza globale. Nei laboratori si scopre cosa non va e vengono realizzati prodotti succedanei dagli effetti simili ma totalmente legali per poi essere venduti Il tutto senza verificare l’impatto sulla persona. E forse questo rappresenta il pericolo maggiore. (Immagini di repertorio)

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