Luttazzi vuole 100mila euro a puntata per scardinare l’editto bulgaro

14/05/2019 di Redazione

L’editto bulgaro o, meglio, la sua cancellazione ha un costo. Esattamente 800mila euro, se si escludono eventuali repliche. Questa è la cifra richiesta da Daniele Luttazzi nell’incontro del 1° aprile con il direttore di rete di Raidue Carlo Freccero. Quest’ultimo, infatti, aveva aperto le porte di viale Mazzini al comico estromesso dalla televisione pubblica dal 2001, quando Silvio Berlusconi da Sofia pronunciò il diktat che lasciò fuori dalla televisione di Stato proprio Daniele Luttazzi, Michele Santoro e Enzo Biagi.

Daniele Luttazzi, le richieste per le sue trasmissioni

Luttazzi avrebbe chiesto la cifra di 100mila euro a puntata, per otto trasmissioni. Il progetto è già pronto e sarebbe stato uno di quelli che il comico, che ora vive a Siviglia, avrebbe disegnato nel corso di questo periodo di lunghissima assenza dalla televisione pubblica. Oltre al compenso per l’autore e il conduttore e oltre ai costi di produzione, la Rai dovrebbe tener conto anche della cifra da destinare all’agente di Daniele Luttazzi, Roberto Minutillo, e un eventuale costo di 45mila euro per ogni eventuale replica delle puntate del comico.

Ulteriori ostacoli nella chiusura dell’accordo con Daniele Luttazzi

Nelle scorse settimane, Carlo Freccero si era detto molto fiducioso nel ritorno di Daniele Luttazzi in televisione. Tuttavia, un costo del genere – il direttore di Raidue ne è consapevole – sarebbe troppo oneroso per un’azienda che è in piena battaglia per la spending review e che ha nella disputa sullo stipendio di Fabio Fazio (da più di 2 milioni di euro all’anno) il suo tallone d’Achille.

L’affare Luttazzi, in realtà, non era già semplicissimo da portare a buon fine. Il comico, infatti, avrebbe bisogno anche di tutele legali piuttosto larghe, visti i classici toni delle sue trasmissioni. Sarebbero ulteriori costi per viale Mazzini. Insostenibili ai tempi del governo Lega-M5S.

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