Victoria’s Secret e l’intimo per ragazzine che scandalizza i genitori

28/03/2013 di Maghdi Abo Abia

Il Daily Mail ci parla della rabbia da parte di alcuni genitori nei confronti del gigante della lingerieVictoria’s Secret” il quale attraverso la sua ultima campagna di marketing “Bright Young Things” avrebbe cercato di rendere più aggressive le giovani ragazze con l’ultima collana di intimo.

COSA VOGLIONO LE DONNE? – I genitori hanno accusato l’azienda di rappresentare le donne come “oggetti sessuali” grazie al design ritenuto altamente provocatorio. L’azienda dal canto suo ha spiegato che i prodotti in questione sono dedicati a ragazze over 17, ma lo stesso direttore finanziario ha ammesso che volendo questi indumenti potrebbero essere indossati da ragazze di 15 anni. Stuart Burgdoerfer, nel corso della conferenza stampa nella quale è stata presentata la nuova collezione “rosa” ha spiegato: “le ragazze di 15 o 16 anni cosa vogliono? Essere più grandi, apparire come le universitarie, ed è quello che cerchiamo di fare con “Pink”.

 

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LA POSIZIONE DELL’AZIENDA – E questo va contro i propositi iniziali di Victoria’s Secret. L’azienda pensava di lanciare la nuova collezione in concomitanza con le vacanze di primavera, rivolgendosi alle ragazze 17enni o 18enni. Il sito “Netmums”, attraverso Siobhan Freegard, ha risposto a Burgdoefer sostenendo che tale frase offende i genitori. “Victoria’s Secret è un marchio il cui ultimo fine è quello di vendere sesso e lo ha fatto in tutte le sue campagne pubblicitarie. E sentire un capo che spiega come il fine del nuovo prodotto sia quello di far sentire le donne più grandi di quanto non siano confermano quella che è una mossa di marketing che offende i genitori”.

LE MAMME OFFESE – “Già le giovani -ha continuato la mamma- sentono una pressione eccessiva da parte della società che vuole farle crescere troppo velocemente facendo credere loro di essere delle adulte sexy quando in realtà sono ancora a scuola. Mi chiedo poi cosa penserebbero i capi dell’azienda se le loro figlie vestissero tali indumenti”. La rabbia è poi arrivata sulla pagina Facebook dell’azienda, la quale ha usato le top model  Miranda Kerr e Candice Swanepoel come testimonial, le quali sono state accusate di essere troppo provocanti. Victoria’s Secret ha risposto che non è mai stata loro intenzione quella di proporre una linea d’indumenti per ragazzine.

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