La suora arrestata per maltrattamenti ai bambini

Una suora, Teresa Mandira’, e’ stata arrestata dalla squadra mobile di Trapani, su disposizione del gip; e’ accusata di maltrattamenti e lesioni personali nei confronti di bambini. La religiosa dell’Istituto ‘Pio X’ di Valderice e’ ai domiciliari. Nell’inchiesta sono coinvolti un’altra suora e quattro dipendenti dell’Istituto. A tutti e’ stato imposto il divieto di avvicinarsi ai bambini, che, nelle scorse settimane, in via cautelativa, erano stati trasferiti in altri centri.

IL VIDEO CON LE BOTTE DELLA SUORA AI BIMBI – L’indagine e’ cominciata dopo la denuncia dei genitori di un bambino di 8 anni affidato – su provvedimento del Tribunale dei Minorenni di Palermo – all’ istituto. La coppia aveva segnalato che il figlio era stato picchiato da alcuni istruttori del Pio X e in particolare da suor Teresa. Il bambino aveva ecchimosi sul corpo. Un altro bambino aveva ripreso col proprio cellulare una scena in cui si vedeva la suora picchiare il minore: il video e’ stato consegnato ai genitori che l’hanno dato alla polizia. Gli inquirenti hanno interrogato i bambini con l’ausilio di personale specializzato in ambiente protetto e con sostegno psicologico, e hanno raccontato di numerosi episodi di violenza fisica e psicologica. Le percosse a volte erano accompagnate da vessazioni: alimenti in cattivo stato di conservazione, riscaldamenti spenti, docce con acqua fredda. Alcuni minori hanno anche raccontato di essere stati dileggiati e offesi dagli indagati che spesso li accusavano di appartenere a famiglie di pregiudicati.

FATEMI TORNARE A CASA – Il divieto di avvicinamento e’ stato applicato nei confronti dei dipendenti dell’istituto Maria Mazzara 50 anni, Carlo Cammarata di 49, Laura Milana di 34, Giuseppa Ruggeri di 74 anni, e J. Yvonne Noah cittadina Camerunense, religiosa nel Pio X. Il triste quadro emerso dalle indagini sull’istituto religioso Pio X di Valderice (Tp), dove i bambini ospiti sarebbero stati picchiati, offesi e avrebbero subito punizioni, e’ stato anche confermato dai genitori dei bambini, da alcuni operatori dei servizi sociali e da insegnanti con cui gli stessi minori si erano confidati. Ad un operatore un bambino aveva consegnato una lettera da far avere al ‘giudice’, in cui chiedeva ‘di farlo uscire dal centro e di farlo tornare alla sua famiglia’. Con provvedimento d’urgenza della questura, convalidato dal Tribunale per i minori di Palermo, i minorenni ospiti dell’istituto sono stati trasferiti in altri centri specializzati.(ANSA)

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