Il palazzo crollato a Napoli

Un fabbricato è parzialmente crollato poco fa a Napoli in via Riviera di Chiaia, al civico 71, nella zona del lungomare, all’angolo con via Arco Mirelli. Lo si apprende dal Comando provinciale dei carabinieri e dai Vigili del Fuoco. Sono intervenute tre squadre dei pompieri ed è giunta anche un’ambulanza. Ci sono anche i cani della polizia specializzati nella ricerca delle persone in caso di crolli tra i soccorritori. Tommaso Sodano, vicesindaco di Napoli, fa sapere a Sky che l’edificio era stato sgomberato pochi minuti prima. C’erano però auto parcheggiate sulla via dove si è verificato il crollo. Si parla comunque di crollo strutturale. Tutta la zona è senza acqua. Le scuole limitrofe sono state evacuate e il traffico interrotto. La zona interessata dal crollo e’ stata transennata, una folla di curiosi assiste alle operazioni di scavo a distanza di una cinquantina di metri. – Dal comando provinciale dei Vigili del fuoco si fa sapere che non risultano finora dispersi nel crollo.

CROLLO A NAPOLI – Il traffico è stato deviato. Si sta scavando nell’area del parziale crollo di un fabbricato a Napoli perché si teme possano esserci persone coinvolte. Lo si apprende dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco che stanno operando con 4 squadre. La macchina dei soccorsi ha, comunque, paralizzato il traffico in centro dal momento che la Riviera di Chiaia è una delle arterie, diventata da poco a doppio senso di marcia, maggiormente trafficata della città. L’intervento di una ruspa ha provocato un altro crollo di piccola entità che ha indotto vigili del fuoco, carabinieri e polizia a riprendere gli scavi a mano. Un’automobile della Polizia Municipale e’ stata schiacciata da alcuni massi caduti dall’edificio. Conferma l’Ansa:

Pochi minuti prima che il palazzo della Riviera di Chiaia venisse giu’ gli occupanti dell’edificio sono stati avvisati del pericolo dai vigili del fuoco ed invitati ad abbandonare l’edificio. ‘Uscite, uscite, ci hanno detto – riferisce uno dei superstiti che lavora come impiegato in uno degli uffici all’interno del palazzo – Ci hanno detto che stavano lavorando ad una cabina elettrica che era gia’ crollata’.


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Macerie sono cadute anche su un’auto in sosta. Mentre i vigili del fuoco scavavano con le mani, ha ceduto un’altra porzione del palazzo. Ora sul posto e’ arrivato anche un caterpillar piccolo per rimuovere il cumulo di macerie piu’ grande. I residenti e gli abitanti dell’edificio ai cronisti indicano come concausa possibile del crollo i lavori in corso nel cantiere, per le vibrazioni create dall’uso di macchine escavatrici e martelli pneumatici. Il Mattino ha un video dei minuti successivi al crollo:

VIA RIVIERA DI CHIAIA – Il crollo, riferiscono fonti della polizia, ha interessato solo un’ala dello stabile al civico 80 della Riviera di Chiaia, poco lontano dall’edificio che ospita il consolato americano. Sul posto, oltre alle volanti e alle autobotti, stanno arrivando anche ambulanze per eventuali feriti. TgCom pubblica una serie di foto del palazzo crollato a Napoli:

CROLLO NAPOLI – Le foto sono tratte da Mattino, Corriere del Mezzogiorno, Google Maps, TgCom24. Il crollo ha riguardato l’area che comprende 6 finestre-balconi del I e II piano del palazzo al civico 72 della Riviera di Chiaia. I vigili urbani stanno scavando tra le macerie, ma al momento non sembrano esserci né vittime né feriti. Lo stabile, pero’, che non era in condizioni critiche ed e’ stato sgomberato, ospita prevalentemente uffici. L’edificio, inoltre, è a pochi passi da un cantiere dei lavori per la metropolitana di Napoli. I pompieri lavorano con precauzione per il timore di altri crolli. Pare che nell’edificio si trovassero anche degli uffici. I soccorritori stanno trovando enormi difficoltà a causa del traffico. Le forze dell’ordine stanno allontanando la stampa e i tanti curiosi assiepati davanti al palazzo crollato a Napoli. Il pericolo, spiegano, è rappresentato da una possibile fuga di gas. Il traffico veicolare sulla Riviera di Chiaia e in viale Gramsci e’ stato chiuso, mentre è stata disposta la riapertura del lungomare pedonalizzato.

LA PISCINA – Chi abita o abitava in zona ci fa sapere che all’attico del fabbricato era stata costruita una piscina di oltre 400 metri cubi. Potrebbe essere una concausa del crollo:

crollo napoli piscina

(la foto della piscina sul Corriere del Mezzogiorno presa da Google Maps)

La piscina è rimasta intatta mentre è crollata la parte sottostante, quella che si affaccia su via Arco Mirelli e sulla Riviera di Chiaia.

CROLLO NAPOLI, LE TESTIMONIANZE – Le agenzie di stampa riportano alcune testimonianze del crollo:

‘Ero nel palazzo quando il palazzo e’ crollato’. Diego Fernandes e’ un commercialista che lavora al secondo piano dell’edificio crollato a Napoli. ‘Il Palazzo a cominciato a tremare e siamo usciti utilizzando le scale – dice – perche’ non erano crollate’. Fernandes racconta che i suoi colleghi si erano preoccupati per forti rumori che avevano sentito gia’ dalle 8 della mattina. ‘I miei colleghi hanno pensato a un terremoto – afferma – E’ andata via l’elettricita’, abbiamo sentito una forte puzza di gas e solo perche’ non c’era corrente non si sono verificate esplosioni’.

‘Se sono vivo e’ per un miracolo’. Vincenzo Senese lavora come meccanico proprio dove e’ crollato al suolo un’intera ala del palazzo della Riviera di Chiaia a Napoli. ‘Se non sono sotto le macerie – racconta – e’ solo perche’ sono stato chiamato da un cliente che aveva la macchina parcheggiata 50 metri piu’ in la’. Da li’ ho assistito al crollo. Prima e’ venuta giu’ la parte di sopra e poi si e’ sbriciolato tutto il resto. Ho sentito un boato, come se fosse una bomba, e le urla disperate della gente’.

Le agenzie sono ANSA:
(foto di copertina da Google Maps)

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