Beppe Grillo e il complotto delle matite copiative

Aveva cominciato Beppe Grillo il 14 febbraio, lanciando l’allarme durante uno spettacolo a Susa:

Saranno dieci giorni di fuoco», ha detto Beppe Grillo giovedì sera a Susa (Torino). «Ciucciate la matita che vi daranno al seggio – ha aggiunto – perché è copiativa e si può cancellare, ascoltate questo consiglio». E a chi gli chiedeva«temete dei brogli?», Grillo ha risposto: «Assolutamente sì».

Il Gazzettino ha dato alla dichiarazione il giusto risalto:

beppe grillo matite copiative

BEPPE GRILLO E LE MATITE COPIATIVE – A questo punto si è giustamente scatenato il panico, e il Corriere ne è stato testimone:

Matteo Dall’Osso, candidato a Cinque Stelle per la Camera dei Deputati. Il futuro parlamentare (è in lista in terza posizione) suggerisce, sulla sua pagina Facebook, un singolare stratagemma. «Prima del voto – scrive il candidato – bagnatevi la mano con la saliva, umettate la matita e poi votate, solo così il vostro voto sarà indelebile…M5S e vinciamo noi…». Dall’Osso poi si fa prendere la mano e verga: «Il voto è valido solo se la matita è stata umettata». Citando una sentenza del Consiglio di Stato conclude: «In ogni modo le inventeranno tutte per annullarci il voto e se fate il segno con la matita in modo leggero poi si cancella».

 

beppe grillo matite copiative 2

Solo che un partito non è bello se non è litigarello, e allora ecco la smentita a 5 Stelle:

il consigliere comunale bolognese, Marco Piazza, l’uomo che lungo la via Emilia ha organizzato le Parlamentarie e seguito la composizione delle liste 5 Stelle. Piazza sulla saliva la pensa diversamente dal suo collega di Movimento. Niente bavetta sulle schede, è il suo diktat. «Per avere la certezza assoluta che la matita sia davvero copiativa e il segno effettivamente indelebile, alcuni votanti “ciucciano la matita” (la bagnano/umettano con la saliva)», scrive (sempre su Facebook) Piazza. «Le matite indelebili (che devono essere usate nei seggi), – aggiunge Piazza – se bagnate, lasciano un caratteristico tratto tendente al violaceo con delle piccole sbavature. Ho concreti motivi di ritenere che molti elettori a questo giro faranno questa verifica». Da lì il consiglio agli elettori del militante 5 Stelle: «Attenzione!! le schede macchiate o con segni di riconoscimento sono invalide. Se pertanto vi capitasse di macchiare involontariamente la vostra scheda fatevene dare un’altra»

 

beppe grillo matite copiative 3

COPIATIVA O NON COPIATIVA – Copiativa o non copiativa? Questo è il dilemma. In attesa di scioglierlo, ascoltiamo l’autorevole Vittorio Bertola:

VITTORIO BERTOLA MATITE COPIATIVE

Ovviamente, anche da lui è partito il dibattito:

CHE C’E’ DI VERO – Ed è allora che si può ricordare a cosa serve tutto questo dibattito:

La matita copiativa non si cancella, si usa quella proprio per questo motivo. E anche se si cancellasse, solo uno piovuto dall’ignoranza può pensare che i brogli si facciano in sede di spoglio mettendosi a cancellare le schede con la gomma. Ma Beppe forse non è ignorante, forse è solo l’ennesimo furbastro che grida ai brogli per mobilitare il gregge, lui la matita non la ciuccerà di sicuro. P.s. A titolo di consiglio per quanti temano brogli, il voto non è valido se non è espresso con quelle matite e solo con quelle, sono più di 60 anni che votiamo e non è che nessuno ci abbia pensato prima a dire la baggianata di Grillo, il riferimento che si trova in rete a una sentenza del Consiglio di Stato (Sez. V, n. 660, del 26 ottobre 1987) che imporrebbe di scrivere con la matita bagnata pena nullità, è chiaramente destituito di ogni fondamento, ai seggi era un tempo fornita una sola spugnetta che NON era destinata a bagnare le matite e ovviamente i giudici non hanno istituito una procedura per la quale tutti devono leccare la matita.

Intanto, su Twitter:

Come finirà il complotto delle matite copiative? Ci vediamo in parlamento, sarà una comica.

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