Vicenza: assessore leghista indagato per sfruttamento della prostituzione

18/08/2010 di Dario Ferri

Sospeso in via cautelare dal partito, Alessandro Costa, in giunta in un paesino del veneto, è accusato di aver gestito due website di appuntamenti hot. Tratta delle bianche dall’est europeo e danarosi clienti del ricco nordest si incontravano nelle sue trame.

Che noia, in Veneto, deve aver pensato Alessandro Costa, assessore alla sicurezza (sic) del piccolo comune di Barbarano Vicentino, esponente della Lega Nord definito dalle cronache locali “molto vicino” a Luigino Vascon, già senatore locale del Carroccio. Assessore alla sicurezza, dicevamo, nonchè vigile urbano in un altro Comune del vicentino: un uomo di legge, dunque, rigore e ordine in perfetto stile leghista, la sicurezza prima di tutto. Finchè non lo hanno beccato con le mani nella marmellata.

EROS A PAGAMENTO – Ora è accusato di sfruttamento della prostituzione dalla procura di Padova. Alessandro Costa, secondo l’ipotesi di reato, sarebbe stato “a capo di un’organizzazione che faceva affari con gli annunci di escort su internet“. Effettivo titolare del sito bestannunci.com, già oscurato dalla procura di Verona, Costa è accusato di aver lavorato in associazione con due complici, “che svolgevano la funzione di agenti procacciatori di clienti nell’ambiente della prostituzione“. L’esponente leghista, dunque, “pubblicizzava l’offerta di sesso a pagamento nel sito internet in cambio di un canone mensile di circa 150 euro”. Un mercato del sesso online che faceva incontrare facoltosi cittadini veneti e “soprattutto lucciole dell’est europeo e trans sudamericani”, rintracciati direttamente dal Costa.

SOSPESO – Dunque, non esattamente il miglior interprete della linea “legge e ordine” di cui la Lega Nord si fa bandiera, nei territori del profondo nord-est prima di tutto. E dunque, il partito ha già preso provvedimenti: “Ho disposto la sua sospensione dell’iscrizione al partito” annuncia il segretario provinciale del Carroccio di Vicenza, Paolo Franco “in attesa che l’attivita’ degli investigatori e della magistratura concluda le opportune indagini e appuri se sussistano o meno sue responsabilità“. E non è nuovo a questo genere di provvedimenti, l’assessore Costa. Aveva infatti, nei mesi scorsi, smarrito la pistola d’ordinanza, ed era dunque stato sospeso anche dall’incarico di vigile urbano “in via cautelativa”.

Share this article