Cosa c’è di più popolare del bacio? Il sesso orale

Anche per la scienza cade un altro tabù. La fellatio è diventata una pratica oramai fondamentale. Secondo uno studio dell’Università dell’Alberta è l’attività sessuale preferita dalle giovani donne.

Brea Malacad, ricercatrice presso l’Università degli studi dell’Alberta (Canada) ha condotto uno studio sul “sesso orale”, dal quale risulta che “sta diventando una attività sempre più comune per le giovani donne“, che sta segnando un passo “fondamentale” di quello che la Malacad chiama la “rivoluzione sessuale del 21esimo secolo“. Proprio per questo, la ricerca invita gli educatori a “sdoganare” questa pratica e a mettersi al passo con la tendenza.

UNA PRATICA COMUNE – “Dal mio studio – Sostiene la professoressa Malacad – è emerso che le donne che hanno avuto rapporti sessuali completi, hanno sempre avuto anche rapporti orali. Questi dati ci dicono che il sesso orale sta diventando una parte integrante del repertorio sessuale, specie per le persone più giovani“. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla Gazzetta europea della contraccezione e della salute riproduttiva, “Care“. Secondo la ricercatrice, oggi si legge sempre più spesso di veri e propri “miti virali” che hanno per sfondo la “fellatio“. C’è, per esempio, l’attrice che ha promesso tale pratica ai suoi fan, così come una politica belga persino ai suoi elettori. Tra le giovani donne, questo atto è poi diventato assai popolare, del resto basta dare un’occhiata a questo forum e leggersi un po’ i vari commenti. Per la Malacad i comportamenti e gli atteggiamenti verso il sesso orale stanno cambiando. La sua ricerca mostra che, mentre il 50% degli intervistati considera il sesso orale come attività meno intima di un rapporto sessuale, il 41% ritiene che il sesso orale sia un atto intimo come il rapporto “completo“. Questo significa che il che il sesso orale è diventata ormai una pratica certamente più accettata. Non siamo certo al livello del “nuovo bacio della buonanotte” come qualcuno sui media già suggerisce, ma certo è ormai un atto molto comune.

PIACE A 9 DONNE SU 10 – “Il sesso orale è stato associato ad emozioni positive, è una pratica globale, comune alle più diverse culture, inoltre dai risultati della ricerca emerge che le donne più giovani la trovano una pratica estremamente diverte“, ha affermato la prof. Malacad. “Sulla base dei risultati del mio studio, c’e è una percentuale di donne (poco più del 30%) che si sentono più potenti quando si esercitano nella fellatio“. Insomma, secondo la ricercatrice, sarebbe un modo per rafforzare la propria autostima e il proprio ruolo nel rapporto di coppia. Secondo un’altra indagine condotta da Redbook il sesso orale viene praticato da 9 donne su 10 (con età inferiore ai 40) e da 8 su 10 (oltre i 40). Inoltre, il numero di donne che pratica la fellatio è quasi equivalente al numero di uomini che pratica il cunnilingus. “Far sesso orale è come se non si volesse far semplicemente l’amore, ma raggiungere la massima intimità“. Ovviamente il sesso orale è molto piacevole, soprattutto per l’eccitazione emotiva che riesce a creare ma il rapporto orale, anche se in apparenza sembra una pratica semplice, richiede una notevole dose di impegno ed abilità. La dottoressa Malacad dice che i mezzi di comunicazione inviano messaggi contrastanti alle ragazze adolescenti sulla sessualità. Da un lato, le giovani donne sono criticati per essere “oversexualized“, e, dall’altro, gli stessi media le incoraggiano ad esprimere liberamente la propria sessualità. “Penso che, a seconda della prospettiva, la “nuova” sessualità delle giovani donne puòessere visto come un segnale positivo o una cosa molto negativa“, ha detto la Malacab.

IL RISCHIO DELLE MALATTIE VENEREE – Ma c’è anche una forte ignoranza sui rischi che tale pratica può comportare, a cominciare da tutte quelle infezioni che possono facilmente essere trasmesse per via orale. Un argomento del tutto nuovo che stenta ad essere discusso sia in famiglia, sia a scuola. “L’82% degli intervistati ha però dichiarato di non aver mai usato protezioni quando pratica il sesso orale, poiché lo ritiene erroneamente sicuro“, ha confermato la professore Breac Malacad. In proposito, infatti, sembra esserci molta disinformazione. La trasmissione, ad esempio, del virus HIV è possibile anche con i rapporti orali ma occorre fare delle distinzioni importanti. I rapporti orali senza eiaculazione sono a rischio minimo, poiché se le mucose sono intatte il rischio diminuisce sensibilmente. Ma ci sono anche altre malattie in agguato. Si chiamano MTS, ossia tutte quelle malattie trasmissibili sessualmente, quindi non solo attraverso i genitali, ma anche la bocca e l’ano. A provocarle, sono virus come l’herpes genitale, i condilomi, oppure batteri come la sifilide, la gonorrea o la clamidia. L’insieme di tutte queste malattie comprende oltre al rapporto “tradizionale” o quello più a “rischio” l’anale, anche quello orale ed interessa sia gli eterosessuali, sia gli omosessuali. I rischi di contrarre le MTS riguardano soprattutto tutti coloro che hanno rapporti occasionali con partner, di cui non si conoscono abitudini sessuali e stili di vita. Il sesso migliore è quello sicuro. Il consiglio, per evitare di contrarre tali malattie, è quello di utilizzare sempre il preservativo, anche nel rapporto orale, perché crea una protezione che impedisce il contatto diretto e, dunque, qualsiasi tipo di rischio. Verificare sempre il suo corretto posizionamento e soprattutto che sia integro, cioè senza alcun tipo di fori. Un semplice consiglio che evita inutili rischi.

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