Come si muore di Alzheimer

David Sieveking ha girato un documentario sulla malattia che ha devastato la madre. “Forget me not” raccoglie gli ultimi mesi di vita di Gretel minati dall’Alzheimer e dalle difficili condizioni di salute.

IL DOCUMENTARIO – “Forget me notporta sulla scena momenti della quotidianità privata di una famiglia costretta a vivere il dolore di un membro malato gravemente. Il film è in visione nei cinema tedeschi ed è stato molto apprezzato dalla critica perché nessuno aveva mai fatto un lavoro simile, scrive la Bild.

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L’IDEA – Il regista David Sieveking, 35 anni, è tornato nella casa di famiglia per girare il documentario sugli ultimi mesi di vita della madre fino alla morte avvenuta nel febbraio del 2012. Sieveking voleva essere più vicino alla madre e alleviare la fatica del padre che si è preso cura della moglie malata da quando le è stata diagnosticato il morbo di Alzheimer cinque anni fa. “C’è stato un momento in cui ero l’unico responsabile di mia madre. All’inizio ho anche avuto voglia di buttare via il girato ma poi l’ho salvato” ha detto il regista.

DOLORE – Quando l’arte si mischia al dolore personale, il risultato è un elemento straziante ma in grado di fornire un quadro esatto per chi vive un’esperienza simile. Nelle scene, sequenza dopo sequenza, Gretel si alza dal letto, sgrida i bambini perché fanno chiasso e infine guarda negli occhi il figlio e non lo riconosce. David combatte e vuole che la madre ricordi, le mostra le foto ma infine si rassegna: “Ho imparato ad accettare la nuova personalità di mia madre e questa è stata la soluzione per vivere serenamente gli ultimi momenti”.

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(Photo Credit/Bild)

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