Il peso forma? Cambia il calcolo, ora siamo tutti magri

La storia la racconta il Corriere della Sera: l’indice di massa corporea è entrato nel mirino di un professore di Oxford:

Con una letterina al famoso «autorevole» Economist ha sostenuto che il calcolo su cui ci siamo basati finora per individuarlo è bizzarro e un po’ giurassico, fermo all’era pre-computer, e propone di sostituirlo con qualcosa di più appropriato. Così Nick Trefethen, docente di analisi numerica nell’università inglese, al posto della formula di Adolphe Quetelet datata metà 1830 (peso diviso per l’altezza elevata al quadrato) vedrebbe bene un suo nuovo algoritmo: peso moltiplicato per 1,3, il tutto poi diviso per l’altezza elevata a 2,5.

E ora le cose, secondo il Corriere, cambierebbero così:

E quindi:

Gran rivoluzione a suo dire sotto il cielo delle frenesie estetiche contemporanee, con una revisione capillare che va a definire meglio soprattutto le persone che sono alle ali estreme dalla scala delle altezze: in zona da 1,55 in giù (dove alcuni ex-normali si ritroveranno in sovrappeso) e da unmetro e novanta in su, dove ci saranno alcuni magri in più; tenendo conto che l’area della «normalità» resta quella che va da 25 a 18,5. Penalizzati ulteriormente dunque i piccoletti che già devono penare, maschi e femmine, a mascherare con i tacchi la brevilineità, mentre rifiatano un po’ gli spilungoni

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