La bibita più famosa tra miti e leggende

12/07/2010 di John B

C’è un sacco di gente al mondo che non ha mai bevuto un chinotto e non conosce nemmeno l’esistenza dell’orzata, ma sono ben pochi quelli che non hanno mai bevuto della Coca Cola o non ne riconoscono il caratteristico marchio.

Sulla Coca Cola circolano centinaia di miti, che riguardano sia l’impresa che la produce – sicuramente implicata nel progetto per un Nuovo Ordine Mondiale, secondo i complottisti – sia la bevanda in sé. Vediamone alcuni. La ricetta della Coca Cola è uno dei segreti più protetti nel mondo ed è custodita in una cassaforte di una banca in Georgia (USA)? In realtà la ricetta è ben nota, fu pubblicata nel 1993 dal giornalista Mark Pendergrast nel suo libro La vera storia della Coca Cola. Ma già prima di allora la ricetta era stata scoperta o quanto meno riprodotta, come testimoniano i numerosi cloni apparsi sul mercato. Del resto, un moderno laboratorio di analisi ben attrezzato non avrebbe grosse difficoltà a individuare ogni singolo componente della bibita. Il segreto della ricetta è però un mito perpetuato dagli stessi manager della multinazionale per questioni di marketing. Ed è proprio il marketing il vero segreto del successo della Coca Cola. Un responsabile della società spiegò a Pendergrast che nessun concorrente – anche ottenendo la ricetta originale – avrebbe potuto insidiare un primato ottenuto grazie a una rete commerciale immensa. A dire il vero, la Pepsi è riuscita nell’impresa, ma questa è un’altra storia. Comunque, c’è chi sostiene di avere una ricetta capace di produrre una bibita identica con ingredienti facilmente reperibili e al prezzo di 50 centesimi ogni 15 litri.

COCAINE – Il nome di Coca Cola deriva dai due ingredienti principali utilizzati nella ricetta originale: estratto dalle foglie di coca ed estratto delle noci di cola. La Coca Cola, infatti, nacque nel 1886 per opera di un medico di Atlanta che la proponeva come sciroppo medicinale da diluire in acqua. Successivamente la società ha eliminato del tutto la presenza della droga sottoponendo le foglie di coca a un particolare processo di lavorazione. La Coca Cola è corrosiva? Sono innumerevoli le leggende metropolitane che parlano degli effetti corrosivi della Coca Cola. Nessuna di esse si è mai rivelata fondata, tutte nascono dall’idea che tra gli ingredienti della Coca vi sia acido fosforico. In realtà l’indiziato è il colorante al caramello denominato E150, che si ottiene utilizzando anche acido fosforico. L’E150 è utilizzato per molte bevande e alimenti, compreso l’aceto balsamico. Piuttosto è bene ricordare che Coca Cola Light e Coca Cola Zero contengono fenilalanina, una sostanza che – in presenza di determinate patologie – può creare danni al sistema nervoso centrale. La Coca Zero è nata per gli uomini veri. Si è notato che la Coca Cola Zero, priva di calorie, è uno inspiegabile doppione rispetto alla Coca Cola Light. Il mito vuole che la Zero sia nata per i consumatori maschili, in quanto il termine Light era troppo effeminato. In effetti la Zero fu introdotta nel 2005 e secondo gli autori di Branded Male: Marketing to Men, sarebbe stata ideata proprio per il consumatore maschile, per ragioni di marketing.

BOOM – La Coca Cola con le Mentos è esplosiva. Il mito vuole che mettendo assieme in un contenitore Coca Cola e caramelle alla menta come le Mentos, si ottiene un bel botto. La questione è stata oggetto di un video-esperimento molto famoso e in questo caso pare proprio che il mito sia fondato. Certo, non si tratta di esplosioni “bombarole” ma di qualcosa che assomiglia più all’effetto di uno spumante stappato dopo aver agitato vigorosamente la bottiglia, ma il video è spettacolare.  In conclusione, la Coca Cola è innocua? Certo che no. Meno se ne beve, meglio è, ma non perché si chiama Coca Cola: tutte le bibite gasate hanno serie controindicazioni specialmente se il consumo è costante ed elevato. Meglio un bicchier d’acqua, decisamente.

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