“Sono Mennetta Antonio, arrestatemi!”

La polizia ha arrestato la scorsa notte in una villa di Scafati (Salerno) il boss latitante Antonio Mennetta di 28 anni considerato il capo del potente clan camorristico dei ‘Girati’, attivo nell’area del napoletano. L’arresto e’ stato eseguito dagli uomini della sezione catturandi della Squadra mobile di Napoli, che stanno ora valutando la posizione di due pregiudicati che erano con il boss nella villa, controllata da sofisticati sistemi di video sorveglianza. Mennetta, considerato personaggio di rilievo della camorra napoletana, era ricercato dallo scorso mese di settembre per associazione a delinquere ed omicidio.

Le foto dell’ultimo omicidio di camorra in via Cupa di Capodichino vicino Scampia. La vittima si chiamava Biagio Scagliola ed aveva 55 anni

CHI E’ ANTONIO MENNETTA – Antonio Mennetta detto ‘er Nino’ e’ uno dei boss emergenti del clan della Vanella Grassi, i ‘Girati’ di Scampia, che hanno dichiarato guerra agli Abete-Abbinante scatenando una faida che ha portato a venti omicidi in pochi mesi. “Un soggetto scaltro e pericoloso, colui il quale ha tramato per tutti questi mesi tessendo alleanze e soprattutto tramando omicidi e vendette”. Cosi’ lo descrive la Procura antimafia nel decreto di fermo emesso a meta’ dicembre contro di lui e una serie di affiliati. E’ accusato in particolare di aver messo ucciso il 14 aprile del 2011 Antonello Faiello, un pregiudicato del clan Di Lauro. L’uomo fu assassinato, secondo il racconto dei pentiti, perche’ aveva insidiato una donna che frequentava lo stesso Mennetta. Faiello fu attirato in una trappola in via Dante a Secondigliano e ammazzato con cinque colpi di pistola. “Fu proprio Mennetta a dargli il colpo finale alla testa dopo essere scampato egli stesso alla morte perche’ la vittima era armata”, ha raccontato Giovanni Illiano, il pentito della camorra che ha ricostruito una serie di omicidi e permesso l’arresto di alcuni esponenti di spicco del clan, non ultimo Arcangelo Abbinante. Mennetta fu arrestato il 23 luglio scorso per il reato di associazione camorristica ma fu scarcerato due giorni dopo in quanto il fermo non fu convalidato dal giudice per le indagini preliminari.

IN BUONA COMPAGNIA – I due pregiudicati che erano con Mennetta rischiano l’accusa di favoreggiamento. Il boss si e’ visto invece notificare una misura cautelare per omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso. Antonio Mennetta e’ in questura per gli adempimenti di rito prima di essere portato in carcere. Era stato arrestato a luglio, quando aveva interrotto la latitanza per vedere il figlio, ma i giudici lo avevano scarcerato due giorni dopo perche’ non ravvisavano negli indizi raccolti a suo carico elementi sufficienti per ritenerlo a capo della fazione che in quel momento stava iniziando una scalata violenta per il controllo delle piazze di spaccio della droga.

I LATITANTI DELLA FAIDA – Con l’arresto di Antonio Mennetta, restano due soli latitanti ricercati per la faida di Scampia. La cattura dei cinque personaggi considerati responsabili della faida e’ uno degli obiettivi del gruppo di lavoro, costituito dopo l’omicidio di Pasquale Romano (il giovane ucciso per sbaglio lo scorso ottobre a Napoli), dagli uomini del servizio centrale operativo della Polizia di Stato (Sco) e da quelli della squadra mobile di Napoli. All’appello dei cinque wanted mancano Mario Riccio e Marco Di Lauro, figlio di Paolo, capo storico dell’omonimo clan. In manette sono gia’ finiti Mariano Abete, e Rosario Guarino, detto Joe Banana. Nella serata di ieri carabinieri del Comando provinciale di Napoli hanno arrestato anche Ciro Cortese, ritenuto un esponente di primo piano, con il fratello Giovanni, del clan Di Lauro. Cortese e’ stato arrestato nel napoletano. E’ un duro colpo dei militari ai clan che stanno combattendo la faida di Secondigliano e Scampia.

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