Barbara D’Urso, la biografia “non autorizzata”

Voi non ci crederete, ma Barbara D’Urso non è nata negli studi di Mediaset. Anzi, ha avuto un passato ricco di aneddoti, che oggi il Fatto ricorda in una biografia in pillole per niente autorizzata:

 

Domenica si era data senza risparmio. Una legittima convergenza di amorosi sensi. In uno studio tv, il mesozoico incontrava il paleozoico e ne riconosceva la comune radice. La scalata in parallelo. L’irreversibile declinare di un universo di tv generaliste, pupazzi, consigli per gli acquisti e televendite. I tempi di Telemilano 58. Quelli in cui nei ricordi di Maria Carmela, padre lucano e madre aspromontina, Silvio era lo Zio d’America e come disse a Vittorio Zincone: “Aveva un pullman grigio che usava come studio ambulante con un biscione sulla fiancata. Passavamo 12 ore al giorno nel sotterraneo del Jolly Hotel, a Milano2. Lui faceva le pulci alle trasmissioni”.

Barbara D’Urso è un tipico prodotto del Biscione:

Mediaset, anche se la dinastia di Silvio è “una famiglia” è casa sua, più di quanto non sia Arcore. Dove – nono – stante i libri scritti in gioventù sulle nascoste virtù di qualche notevole italiano: “Sembra che Eva Grimaldi sotto le lenzuola sia mitica: fa soccombere l’uo – mo e assume lei stessa il ruolo di maschio”–le ombre di Villa San Martino sbiadivano davanti a un “non c’ero”. In aula, in un’udienza del processo Ruby, a interrogarla, in uno specchio rovesciato, c’era Ghedini. Lei, fedelissima, era stata al copione della Real casa: “Mai stata a cena ad Arcore, solo una volta a pranzo, una decina d’anni fa”. Canovaccio pudìco, in linea con le intrusioni discrete per le interviste negli ormonali spogliatoi della Casertana del presidente Cuccaro: “Rimasi fuori, entrò solo il fotografo”.

E poi c’è quella copertina di Playboy, giù cult:

Caste come le copertine di Playboy in cui, nello stesso numero che segnalava interviste a Oriana Fallaci e disegnava per Maria Carmela strisce di futuro: “È nata una star”, si restituiva l’immagi – ne di una innocente fanciulla napoletana. Un’illusione di sensi da un abito di pelle rossa. Una promessa indefinita, generosa, colorata come i suoi amori warholiani: Memo Remigi, Vasco Rossi, Miguel Bosè, persino. Sarà per questo che a Barbara la politica non interessa e il giudizio sui litigi tra Silvio e i giornalisti di Canale5 ancora meno.

 

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