Lea di Leo: la pornostar che terrorizza i vip

La si potrebbe definire la squadra di Lea. Nomi noti e meno noti del mondo del calcio, dello spettacolo, addirittura di Chiesa e politica. Vip sotto le lenzuola, ma nomi in piazza. Stavolta la colpa non è, o almeno non tutta, della pornostar castellana Sonia Faccio, conosciuta come Lea di Leo.

LEA DI LEO PORNOSTAR E SCRITTRICE – La giovane attrice è stata ascoltata a Marsala come testimone d’accusa nel processo sul tentativo di estorsione che gli editori della sua autobiografia Giuseppe Aleci, 36 anni, presidente della Imart Edizioni, e Gaspare Richici, di 28, direttore editoriale, avrebbero fatto nei confronti di vip, tra cui molti calciatori. Sì, perché Lea Di Leo di professione fa la pornostar ma si diletta anche a scrivere. Così nel suo libro ha inserito i nomi di chi è finito sotto le sue coperte. Tanto che per far togliere quei nomi i due editori furbetti avrebbero chiesto fino a 40mila euro. Lei, l’autrice, venuta a sapere grazie a un servizio delle Iene del tentativo reato, si sarebbe opposta poi alla pubblicazione del libro stesso.

 

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AUTOBIOGRAFIA PICCANTE – Un’autobiografia, scritta con Silvia Poli, in cui Lea metteva a nudo i vip, dando anche indicazioni su come si erano comportati a letto. Con tanto di particolari piccanti. Libro che però, data l’enormità della pubblicazione, non venne mai dato alle stampe. Ma questo non avrebbe impedito agli editori siciliani di chiedere ai vip ingenti somme di denaro, variabili fra i 10 e i 40mila euro. E allo stesso modo non poteva certo impedire a quelle identità di venire alla luce con le vicende giudiziarie, diventando così di pubblico dominio. Tra gli amanti non più segreti della procace Lea ci sarebbero allora i calciatori Luca Toni, Marco Borriello, Reginaldo, “ma Reginaldo non so sinceramente perché sia stato coinvolto. Non ci ho fatto niente”, puntualizza l’attrice, Ferreira Da Silva e Mauro Bressan, ai quali va aggiunto il rugbista Dennis Dallan.

TUTTI I NOMI DI LEA – Tra gli altri, viene citato pure il capitano del Milan, Massimiliano Ambrosini, che lei definisce come “Il superdotato Ambro”. Lui però ha già smentito la conoscenza della star a luci rosse. Per un capitano che va, tanti altri calciatori che restano. E con cui la Di Leo avrebbero avuto rapporti intimi. Nomi importanti e conosciuti da Vieri a Bojinov, da Coco a Simone Inzaghi, passando per Iaquinta e Galante. Il porno calderone sembra non aver risparmiato proprio nessuno e sembra non essersi fermato solo ai calciatori. La diva tv sembra infatti non disprezzasse esperienze alternative con cantanti come Gianluca Grignani e Fabi Fibra, giornalisti (Amedeo Goria) e attori (Roberto Farnesi e Matteo Branciamore). E poi ancora si parla di politici, la Di Leo ha fatto il nome anche del senatore di Fli ed ex viceministro dell’Economia Mario Baldassarri. Che nega categoricamente di averla mai conosciuta, e poi addirittura quello di un vescovo.

 

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IL RICATTO  – In molti hanno smentito la frequentazione, alcuni si sono anche dichiarati parte civile al processo come Matteo Branciamore, l’unico che ha pagato. Dallan ad esempio invece ha subito smentito di aver trascorso notti bollenti con la pornostar: «Io questa ragazza l’ho conosciuta molti anni fa, quando ancora non si faceva chiamare Lea Di Leo, ma lì è finito tutto. Se non fosse stato per l’Isola dei Famosi io non sarei mai stato ricattato. Quando sono diventato un personaggio pubblico hanno deciso di provare ad estorcermi dei soldi. Non ricordo di preciso quanto mi hanno chiesto, ma le cifre pubblicate in questi giorni sono credibili”. E’ invece un “L’ho conosciuta in discoteca quando avevo 21 anni. Sono cose che quando ci è ragazzi si fanno. Mo spiace solo essere continuamente accostato a questa vicenda” il racconto di Walter Bressan, trentenne ex calciatore del Treviso e oggi in forza al Varese. La spiegazione di Lea a questo lungo elenco è invece semplice e basilare: “I giocatori a letto sono i migliori, forse perché si allenano molto anche a letto. Mi dispiace che i loro nomi siano diventati pubblici. Sono stati gli editori a estorcermi i nomi”. Più chiara di così, si direbbe.

DA QUELLO DEL BOSCHETTO AL PALPATORE – Ed è stata proprio lei, la sexy-star biondo platino, famosa nel mondo degli 899 e con diversi film porno alle spalle, con numerose love story con innumerevoli personaggi famosi, tutti accomunati dal fatto di essere molto ricchi, molto conosciuti e seriamente “impegnati” a spiegare, prima che il suo nome d’arte Leo derivava da quello del suo gatto, l’unico vero affetto che ha, poi a snocciolare, in assoluta scioltezza la lunga lista, senza sorvolare su dettagli e giudizi sulle prestazioni. Poi ha ricostruito incontri, rivelato gusti sessuali e soprattutto confermato il grande ricatto che, a sua insaputa, i due imputati del processo, avrebbero tentato nei confronti di una trentina di volti nomi tutti citati nelle pagine che la bionda pornostar veneta aveva scritto insieme ad un’amica insegnante toscana, Silvia Poli. “C’è quello del sesso veloce sempre nei boschetti, il coniglio vivente, il grande palpatore di tette, quello che si eccitava con gli animali. Alcuni sono bisex. Un attore una volta si presentò con un amico che lo preparò fino a mettergli il profilattico”.

SONO INTERVENUTE LE IENE – Il caso è esploso quando uno dei presunti clienti della Di Leo, il regista Mediaset John Squarcia ha pensato di “risolvere” la cosa facendo intervenire “Le Iene”. Quando la Di Leo ha visto il servizio in tv ha capito perché il libro non usciva mai e sono partite le denunce. Tutto vero: di libri con i racconti della pornostar, gli investigatori della Guardia di finanza, alla casa editrice, ne hanno sequestrato due versioni, una con i nomi e una “epurata”. Insomma un processo che riserverà tanti colpi di scena e che di fatto già fa parlare per i tanti personaggi coinvolti. E perché no, forse ha già fatto venire in mente il titolo del nuovo film dell’attrice. Staremo a vedere…

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