Tutti i siti che incitano all’anoressia

L’Indipendent ci parla di un nuovo trend che vede protagoniste giovani ragazze imnpegnate in una specie di lotta competitiva basata sulle diete, incentivata dalla proliferazione di siti a favore dell’anoressia, siti raccolti nella ricerca “Virtually Anorexic – Where’s the harm?”

attenzione la gallery contiene anche gli scatti della malattia:

DIETE RIDOTTE – Sono ormai tra 400 e 500 i siti che promuovono l’anoressia ed incentivano il disordine alimentare. Questi sono ormai la destinazione di centinaia di ragazze le quali, ogni giorno, cercano modi per essere più magre di quanto già non siano. Su queste pagine vengono promosse diete di massimo 500 calorie al giorno accompagnate da caffé, sigarette e pillole dimagranti. Inutile ricordare che il fabbisogno medio giornaliero sia per uomini sia per donne sia molto più alto.

 

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COME DELLE DEE – Questi siti incoraggiano un modello di perfezione innaturale grazie anche alla diffusione di fotografie di attrici come Keira Knightley e Victoria Beckham incoraggiando alla trasparenza dei corpi. La dottoressa Emma Bond dell’University Campus Suffolk di Ipswich, responsabile della ricerca in oggetto, sostiene che le ragazze alle prese con disordini alimentari vengono idolatrate quasi come se fossero delle dee.

L’ENTUSIASMO – Ad esempio una di loro, la quale aveva lamentato un aumento di poche decine di grammi dopo le feste natalizie, aveva specificato sul web che avrebbe passato tre giorni di regime ferreo per riguadagnare il suo peso forma, con il risultato che in poche ore ha ricevuto commenti di persone entusiaste che la vedevano come un’ispirazione. Questo comportamento fa si che le donne ipermagre, sentitesi gratificate da tali attenzioni, pubblichino sul web loro immagini, le quali alimentano in maniera consapevole l’industria del porno di settore.

IL PERICOLO – Questi siti raccontano la storia di ragazze adorabili, carine, belle e vulnerabili le quali, a causa della ricerca spasmodica della perfezione, cadono in un lato oscuro fatto di lassativi, purghe e medicinali che non sono reperibili sul mercato del loro Paese e che vengono quindi ordinati via Internet. Addirittura ci sono pagine che incitano all’autolesionismo ed al suicidio. E non parliamo solo di adolescenti. Come ricorda la dottoressa Bond l’anoressia può colpire ad ogni età e chiunque potrebbe essere influenzato in un momento di debolezza da messaggi tanto dannosi e violenti. Sopratutto se sono reperibili sul web. (Photocredit Lapresse)

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