Ilva, Di Maio: «Gara è un pasticcio». Calenda: «Accuse false, vuoi annullare? Prenditi la responsabilità»

20/07/2018 di Redazione

«Caro Luigi Di Maio hai detto in Parlamento cose gravi e false. Minacciare indagini interne al Mise è vergognoso. La responsabilità sulla gara è mia. A differenza tua non ho bisogno di inventarmi manine. E assumiti la responsabilità di annullare la gara se la ritieni viziata». A parlare è l’ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda. Secondo il suo successore la gara sull’Ilva è un pasticcio ed è tutto da rifare. L’attuale titolare del Mise non usa toni calmi per quanto riguarda la procedura di vendita dell’Ilva ad ArcelorMittal. In audizione alla Camera, Di Maio ha spiegato che «è stato leso il principio della concorrenza». E l’Ilva diventa ora un terreno di scontro. Perché già l’Anac aveva segnalato al Mise alcune criticità, rimandando la palla al governo nella decisione se procedere o meno.

Commentando la risposta dell’Autorità anticorruzione, Di Maio ha ribadito che «se la procedura fosse stata corretta, ci sarebbero state molte più offerte e molte più offerte e tutte migliori anche quella di Arcelor». Ha precisato che «l’offerta di AcciaItalia guidata dal gruppo Jindal era la migliore, ma nel bando metà del punteggio era dato al prezzo» a discapito di ambiente e salute. «Per questo – spiega – è stata scelta Arcelor. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare una controproposta».

Secondo quanto ha potuto ricostruire Repubblica stamane, al momento le possibilità che la gara venga annullata sono remote. Potrebbe esser chiesto uno sforzo ulteriore da Arcelor sia sulle garanzie occupazionali (con meno esuberi) che ambientali, con investimenti ad hoc. Se salta l’accordo i problemi si fanno seri: l’acciaieria perde una trentina di milioni di euro ogni mese. Calenda nel mentre continua a controbattere su Twitter:

 

(Foto: ANSA / ANGELO CARCONI)

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