Ciarrapico, il nullatenente che intestava gli yacht agli infermieri

06/05/2010 di Redazione

Il senatore del PdL sotto inchiesta risulta non abbiente per il fisco, ma molti suoi dipendenti, a loro insaputa, si trovavano ad essere proprietari di beni di lusso.

A volte le fortune capitano. C’è chi ti regala una casa a tua insaputa, come nel caso dell’ex ministro Claudio Scajola; e c’è anche chi si ritrova ad essere possessore di società a cui sono intestati yacht e altri beni di lusso.

PORTANTINO MILIARDARIO – E’ il caso di Angelo R., portantino del Policlinico Casilino ma anche, secondo le carte della procura oggi pubblicate dal Messaggero, proprietario di una società, la Brezza Blu s.r.l., intestataria di uno yacht del valore di 1,6 milioni di euro. Cose che capitano quando si è dipendenti di Giuseppe Ciarrapico, confidenzialmente chiamato “Er Ciarra”, ex (?) fascista, andreottiano di ferro e oggi senatore del Popolo delle Libertà. Il nucleo della Guardia di Finanza che indaga sul senatore ha trovato infatti un gruppo di 90 società intestate a vari prestanome ma in realtà a lui riconducibili. Ciarrapico, che si dichiarava nullatenente per sfuggire alle richieste di danni dei suoi dipendenti, utilizzava questi metodi per scavalcare od eludere leggi e richieste di risarcimento. Godendosi così la Eurosanità Spa, la Romana Investimenti Immobiliari s.r.l., il bar Rosati a Piazza del Popolo insieme al figlio Tullio: un modello di scatole cinese che ora gli inquirenti stanno tentando di districare per venire a capo dell’impero finanziario di Ciarrapico.

LE INDAGINI – Il senatore del Pdl è indagato dalla Procura di Roma per truffa aggravata ai danni dello Stato. Oltre a Ciarrapico sono indagate altre sei persone, tra cui il figlio Tullio. L’indagine si riferisce alla fraudolenta percezione di contributi destinati all’editoria per importi complessivi pari a circa 20 milioni di euro dal 2002 al 2007. I contributi sono stati percepiti dalle società editrici Nuova Editoriale Oggi e Editoriale Ciociaria Oggi. Su richiesta della Procura di Roma, la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro a Roma, Milano e altre località italiane, conti correnti, immobili, quote societarie e un’imbarcazione di lusso per un importo complessivo di circa 20 milioni. Tutti i beni posti sotto sequestro sono riconducibili, attraverso intestazioni fittizie, allo stesso senatore Ciarrapico.

Share this article