Le camere di hotel più piccole del mondo

La formula del Kapselhotel nasce in Oriente e affascina l’Occidente. Si dorme in dimensioni ridotte e si risparmia: una notte costa solo otto euro.

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L’OFFERTA – Dormire in una “scatola” larga 120 centimetri e lunga 210 rappresenta la nuova frontiera del “vagabondaggio” low-cost. L’idea è nata nella città di Xian, Cina, dove ad attendere i turisti ci sono 92 “capsule” arancioni. Quelle più cool, hanno all’interno un tavolino pieghevole, una cassetta di sicurezza, la connessione internet gratuita e la tv. Come ovviare alla vicinanza di chi russa? Basta dichiararlo prima per avere un vano separato. Il direttore Xu Meijiang ha dichiarato: “L’hotel è adatto ad accogliere studenti e ragazzi. Un vano costa l’equivalente di 8,60 euro. Ci sono anche comparti per solo uomini o per solo donne. Per la prenotazione basta raggiungere il sito e cliccare le informazioni richieste”. Ecco alcuni esempi che mostra Die Welt:

 

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NUOVE SOLUZIONI – A Shangai un hotel è stato sottoposto a ulteriori controlli perché i 68 mini vani non erano a norma. A Pechino, invece, si sta sperimentando la soluzione dei mini vani per ovviare alla carenza di alloggi: si può vivere in scatole di 2mq? Certo, l’affitto tra i 25 e i 30 euro è a buon mercato ma le persone non riescono a resistere per via degli attacchi di clastrofobia. La tradizione del vivere in spazi piccoli, risale al 1979 quando Osaka offriva delle stanze “bara”. Le cabine non hanno la porta ma solo una tenda che le separa dai servizi igienici, non c’è privacy e si devono utilizzare i tappi per sopportare il rumore. Il progetto sta invadendo anche altri paesi e all’interno degli aeroporti di Monaco, Heathrow, Gatwick, Amsterdam ci sono delle “scatole” per brevi soggiorni a ore.

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(Photo Credit/Die Welt)

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