La Gialappa’s Band annuncia l’addio a Mediaset

Era diventato un piccolo giallo, quello dell’assenza dagli schermi della Gialappa’s Band. Oggi Carlo Taranto, Giorgio Gherarducci e Marco Santini si confessano ad Andrea Scanzi del Fatto, e spiegano i loro programmi futuri:

 

“Abbiamo ancora un anno di contratto con Mediaset. Dovevamo replicare Mai dire Grande frate llo , ma senza GF non ci resta nulla da fare. E niente soldi per nuovi progetti”.

Quindi, nel 2013, andrete anche voi a La7 o Sky.
Non lo sappiamo. Mai avuto l’assillo della tivù. Adesso di proposte ce ne sono. Due anni fa, quando abbiamo firmato il rinnovo con Mediaset, no. Rimanere qui nel 2013 è improbabile. Al tempo stesso, andarsene quando ripartirà il GF sarebbe un po’ un controsenso.
È mediamente avvilente vedervi – anzi sentirvi – soltanto a Mai dire Grande Fratello. Oltretutto rischiate di nobilitare un reality non proprio esaltante.
Il rischio c’è. La nostra formula è sempre quella: dissacrare e smitizzare. Non possiamo rivoluzionarci. Sui concorrenti del GF abbiamo spesso detto cose terrificanti. Poi, se ogni tanto contribuiamo a rendere qualcuno simpatico, fa parte del gioco. Capitava anche nel calcio, nella politica. E non solo a noi: ogni volta che Fiorello imita La Russa, lo rende più gradevole”.
O meno sgradevole. Non vi mancano i format passati?
“Nell’ultimo contratto era chiaro che avremmo condotto solo il Grande Fratello. In mancanza di meglio, abbiamo accettato. Mai dire gol è il programma che ci ha dato di più. Mai dire Banzai era divertente anche senza Gialappa’s. Avevamo sempre il timore che il programma andasse in onda senza il nostro commento. E il pubblico ridesse lo stesso.
L’accusa: “Siete la foglia di fico di Berlusconi”.
Non è bello sentirlo dire. Abbiamo cominciato a Mediaset e il lavoro è lavoro. Sempre stati liberi. Nel 2006, dopo i Mondiali, stavamo per andare a Sky. Era tutto pronto. Però era anche l’anno della Juve in B. Sky si svenò per ottenere i diritti di A e B. E di colpo, per noi, i soldi non si trovarono più. Così restammo a Mediaset.

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