Arriva il porno in 3D, rivoluzione in salotto

Un regista francese ha girato il primo cortometraggio porno realizzato con la stessa tecnologia di Avatar. Avrà successo?

Tom Sridix  molto probabilmente non sarebbe stato conosciuto al di fuori della cerchia del mondo pubblicitario se non avesse esagerato realizzando uno spot troppo oseè che all’epoca venne rifiutato; è stata questa la molla che lo ha spinto a cambiare genere, e ad essere il precursore e il pioniere indiscusso di una nuova, degnissima, branca della  cinematografia. Infatti Sridix ha girato il primo film porno in 3D, Shortcuts, incuriosendo registi come Tarantino e Brass. Il film è stato realizzato già diverso tempo fa, ma è stato deciso di posticiparne l’uscita rispetto ad Avatar, per utilizzarne al meglio il traino pubblicitario. Il DVD di 90 minuti uscirà in maggio e rappresenta un rischio a livello commerciale, e allo stesso tempo se avrà successo una boccata di ossigeno per tutto il settore.

MA COME ME LO GUARDO? – La tecnologia 3D ancora non è molto diffusa, nelle case non ci sono abbastanza televisori che permettono di leggere i DVD creati in questo modo; e allora? E allora non c’è da scoraggiarsi. Sridix conta sulla curiosità della gente e sul fatto che ci sono molte cose che tirano più di un carro di buoi, per cui come all’epoca del VHS prima, e di internet poi, potrebbe essere il contenuto a sdoganare il mezzo e il supporto tecnologico necessario per renderlo fruibile e non il contrario. In poche parole, è un messaggio estremamente potente e accattivante promettere di far vedere la pornostar del momento che si agita proprio nel bel mezzo del salotto di casa, proprio come se fosse lì, per la gioia dello spettatore di turno. Un messaggio così forte da far impennare le vendite delle Tv 3D e permetterne una circolazione capillare in tempi molto più rapidi di quelli previsti. Mettiamoci anche che i Mondiali di calcio verranno trasmessi in 3D anch’essi ed ecco che abbiamo unito le due tag più forti per attirare l’attenzione di qualcuno nel mondo dei media: calcio e figa.

E IN CASA NON SI PUO’ FARE – Sridix ha comunque fatto un lavorone, non pensate che sia stata una passeggiata: per soli sei giorni di riprese è stato necessario quasi un intero anno di lavorazione: le scene sono state realizzate con cineprese prototipo dal costo molto alto, rendendo il film uno dei porno con uno dei budget più elevati. Il gioco però anche in questo caso potrebbe valere ampiamente la candela, dando un po’ di respiro a produzioni che sono state largamente danneggiate dai filmati casalinghi, magari grezzi e con poche pretese, ma che tanto quel che si doveva vedere lo facevano vedere, per cui allo spettatore andavano benissimo. Insomma anche se Sridix spera di essere ricordato e che molti terranno il suo Shortcuts in salotto vicino ad Alice e ad Avatar come uno dei primi esempi di 3D movie, più che di arte o che di sesso, qui stiamo parlando di economia, e allora viene spontaneo chiedersi, ancora, cosa sia veramente ciò che tira più del già citato carro.

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