Cosa significa fare sesso? Sembra scontato ma…

Non lo è affatto! Ecco i risultati di uno studio che ha provato a far luce su questo pruriginoso tema.

Alcuni ricercatori del Kinsey Institute presso l’Indiana University hanno chiesto a 484 persone “diresti di aver fatto sesso con qualcuno, se …” , le risposte non sono state affatto univoche e si sono dimostrate molto diverse tra di loro: come afferma infatti Eli Coleman, della Minnesota Medical School di Minneapolis, “Fare sesso è un eufemismo. E non è un termine molto preciso”. E’ una definizione legata a cultura, generazione, contesto sociale. Non ci credete? Ad esempio, il 95% degli intervistati ha convenuto che un rapporto pene vagina vuol dire fare sesso, ma in seguito a domande più specifiche ed approfondite, le cose sono radicalmente cambiate; infatti per l’11% se l’uomo non raggiunge l’orgasmo che razza di sesso è?

SESSO ORALE SI’ O NO? – Tra i più giovani partecipanti allo studio, ad esempio, studenti universitari, il sesso orale non è considerato sesso vero, per ben il 59%; quando scoppiò lo scandalo Clinton Lewinsky, otto anni fa, questo fu un tema molto dibattuto, ed evidentemente ancora non si è arrivati ancora ad un concetto universalmente riconosciuto. Ma le differenze nelle risposte date in base all’età degli intervistati non finiscono qui; per la metà degli over 65 avere un rapporto anale non significa fare sesso, contro una percentuale generale dell’81 % che afferma il contrario. Secondo i ricercatori tuttavia le risposte possono essere influenzate anche dal contesto in cui si deve raccontare la propria esperienza. I maschietti di fronte ad un seriosissimo studio possono essere tentati di diminuire il numero delle proprie perfomances escludendone alcune per tipologia, mentre in altri ambiti, ad esempio al bar con gli amici, potrebbero bullarsi facendo rientrare nel “making sex” qualsiasi variazione sul tema.

SAFE SEX SED SEX – Il motivo principale per cui la ricerca è stata condotta è stato quello di riuscire a capire come interfacciarsi con i pazienti per evitare che possano incorrere nei rischi derivati dal non praticare sesso in modo sicuro; se si pensa che per i giovani, avere rapporti con il preservativo è universalmente riconosciuto come atto sessuale, mentre per gli intervistati oltre i sessantacinque anni esiste un 18%  che non pensa di stare facendo sesso, allora si comprende che è importante fare chiarezza su questo argomento; per gli studiosi la motivazione principale di tale differenza è legata ad un retaggio culturale: chi è nato prima della diffusione della pillola contraccettiva è istintivamente portato a legare al sesso la capacità di procreare.  Insomma, è evidente che il sesso è tutt’altro che un’attività semplice, e che la testa delle persone è significativamente coinvolta, sempre; sarà il caso di rifletterci su?



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