Quando l’infortunio ti cambia la carriera

29/08/2012 di Dario Ferri

Una carriera sportiva brillante passa necessariamente anche attraverso la capacità, e la fortuna, di superare i traumi legati ad infortuni, incidenti ed altro tipo di impedimento alla proprià attività. Non tutti i campioni, infatti, hanno avuto la possibilità di continuare a correre su un campo di calcio, una pista o una strada come avevano sempre sognato di fare. A volte sono stati costretti a dire troppo presto no ai loro sogni di gloria, in altri casi lo stop è arrivato quando già avevano ricevuto notorietà, ma custodivano comunque dentro di sè ancora tanta voglia di successo.

VAN BASTEN – E’ proprio quello che è successo a Marco Van Basten, storico centravanti del Milan e della nazionale olandese e considerato uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio, costretto ad appendere le scarpette al chiodo a soli 28 anni (nel 1993), dopo aver realizzato 300 gol in carriera ed aver conquistato 3 campionati nel paese d’origine, 4 scudetti in Italia, una Coppa delle Coppe, 3 Coppe dei Campioni (Champions League), 1 Campionato Europeo con gli Orange. La caviglia dolorante non gli diede pace per tutta la carriera.

MUAMBA – E’ di pochi giorni fa, invece l’addio di Fabrice Muamba, centrocampista di origine congolese del Bolton. Ha deciso l’addio al calcio dopo aver subito, lo scorso 17 marzo, un arresto cardiaco nel corso di una gara col Tottenham. Rischio la vita. E fu costretto ad un mese di ricovero in ospedale. “Devo ringraziare i medici che mi hanno soccorso. E’ per merito loro che sono ancora vivo”, ha spigato il calciatore in conferenza stampa salutando i tifosi.

MANFREDONIA – Nelle parole di Muamba sembra di rileggere quanto accaduto al difensore della Roma Lionello Manfredonia nel lontano 1989. Il calciatore chiuse la carriera dopo che , durante una partita con il Bologna, si accasciò a terra per un infarto. Aveva 33 anni.

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