La truffa dei finti amici online

27/08/2012 di Dario Ferri

Un nuovo virus informatico (della categoria ransomware, prezzo del riscatto) è stata la causa di numerose segnalazioni alla Polizia postale nel mese di ferragosto. Gli utenti hanno visto il proprio pc bloccarsi e comparire sul monitor un falso avviso delle forze dell’ordine a pagare una multa per riparare al danno di essersi connessi ad un sito contenente materiale pedopornografico.

 

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LA FINTA SANZIONE – Ovviamente i cybercriminali forniscono ogni informazione per eseguire il pagamento della sanzione. La frode parte dalla Russia. Per ingannare i navigatori i pirati informatici utilizzano, abusivamente, i simboli delle forze dell’ordine. Ne parla oggi il quotidiano toscano Il Tirreno:

Sul monitor appare all’improvviso una schermata nera tramite una finestra e si blocca il computer. L’immagine che compare riproduce fedelmente e abusivamente l’intestazione dei vari organi delle forze armate, con un falso avviso nel quale informa l’utente di essere entrato in pagine web contenenti immagini e filmati pedopornografici, di aver svolto attività terroristica, di aver scaricato filmati protetti da diritto d’autore o comunque illegale. Se il pc è provvisto di webcam, si accende anche quella (da sola). Sotto l’accusa c’è la richiesta: multa da pagare di 100 euro, con l’indicazione di varie modalità di pagamento per lo sbocco del computer e per sanare il falso illecito, sotto minaccia di processo penale in caso di mancata ottemperanza . Il virus, della categoria ransomware (prezzo del riscatto) limita o inibisce l’accesso al pc. Purtroppo, presi dal panico, numerosi utenti non contattano la polizia postale e credendo di essere veramente incappati senza rendersene conto in un sito illegale, accettano di pagare cadendo nella truffa.

 

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