Come le Olimpiadi hanno distrutto la Grecia

ENTUSIASMO PASSATO – Il settimanale Die Zeit dedica un’analisi a ciò che rimane ora di quella speranza. Mentre Londra vive il suo sogno olimpico, la Grecia è ancora sulla copertine dei giornali come allora, quando i Giochi si svolgevano ad Atene. In questo momento però si parla però del paese ellenico come stato fallito, di abbandono della moneta unica e di un dramma sociale che si scontra con l’euforia elettrica vissuta dalla Grecia nell’estate del 2004. Prima il ritorno a casa delle Olimpiadi, poi la vittoria all’Europeo di calcio, completamente inaspettata. La gioia greca era contagiosa, mentre Atene veniva ammodernata. Grazie ai Giochi l’aeroporto della capitale ellenica Spata fu ammodernato, fu costruita una nuova rete infrastrutturale che migliorò la mobilità cittadina, con nuovi tram e metropolitane. Tutto il resto però è diventato quasi un fantasma, a partire dall’aeroporto olimpico Ellenikon. Da otto anni nessun volo atterra o parte da lì, e i rottami dei velivoli della Olympic Airways, simbolo della caduta di una nazione come rimarca Die Zeit.

 

LEGGI ANCHE: Come evitare la catastrofe dell’Europa

 

FANTASMA OLIMPICO – Il viaggio dell’autorevole settimanale tedesco passa attraverso gli occhi ed il ricordo di Leonidas Galanos, un appassionato di sport che spese più di due mila euro per assistere ad ogni giornata dei Giochi, e che ora vive col sussidio di disoccupazione. Ormai solo pochi curiosi passano per il quartiere di Atene di Maroussi, che ospitava molte infrastrutture sportive, uno dei due cuori pulsanti delle Olimpiadi. Nelle vasche dei tuffi non c’è acqua, fuori dalla piscina c’è un panorama costellato di erbacce e alberi ormai rinsecchiti, visto che nessuno li cura più. Il più grande parco d’Europa promesso dai politici non è mai stato realizzato, ed ha lasciato spazio ad un ambiente spettrale che domina in quasi ogni luogo che ha ospitato i Giochi. Meno della metà delle costruzioni viene utilizzato, e se si va nel secondo cuore di Atene 2004, a Faliron dove è ospitato lo stadio olimpico, si vede uno dei posti più desolati della Grecia. Spesso lì si accampano famiglie di rom, in mezzo a strutture ormai arrugginite e semi distrutte dall’incuria e dall’inutilizzo. Un’area che rappresenta, come rimarca Die Zeit, il fallimento di un’intera classe dirigente, ed il simbolo del tracollo greco. Il risveglio del sogno olimpico si è rivelato una tragedia che non sembra avere conclusione.

 

Share this article