Ecco perché non ti assumono

Indagini recenti evidenziano l’importanza dell’estetica e dell’orientamento sessuale nel momento dell’assunzione. Scopriamo insieme le caratteristiche del “nuovo” curriculum.

LA DOMANDA – “Esiste una reale discriminazione di genere da parte dei datori di lavoro, in grado di creare un divario salariale?” Se ne discuterà il prossimo 9 giugno nella Conferenza Europea della Fondazione Rodolfo De Benedetti “Il gap salariale nella transizione tra scuola e lavoro”. Ma non solo “Il diverso ruolo che uomini e donne hanno nell’accudire i propri figli può avere un impatto sulla performance del lavoro?” e infine “qual è il vero effetto che la scelta di un corso di laurea ha sul tipo di occupazione e sul salario di ciascuno individuo? Tale effetto è diverso per uomini e donne?” Questi, gli interrogativi presi in considerazione dagli studiosi e nelle risposte troviamo la presenza della discriminazione. All’origine del “gender gap”, tra persone con elevato livello di istruzione ci sarebbe, oltre alla discriminazione,  la famiglia e le scelte di studio.

 

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LA DIFFERENZA – La discriminazione è ingombrante all’interno del rapporto salariale, l’indagine prende in considerazione la differenza fra uomini e donne dovuta alla produttività ma anche ai pregiudizi e torna ancora il fattore discriminante. Il problema è reale quando le differenze impediscono l’assunzione: quali sono i fattori che le aziende disprezzano? Al primo posto l’orientamento sessuale, che colpisce soprattutto gli uomini e il fattore bellezza nelle donne. Oggi su Il Corriere è comparsa un’infografica che mostra esattamente le preferenze nei colloqui di lavoro:

 

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